Il Governo ha deciso di intervenire sull’occupazione nel Meridione su autoimpiego e autoimprenditorialità

Arrivano 80 milioni per i giovani del Sud

Ormai è risaputo che uno dei talloni d’Achille dell’Italia è rappresentato dalla disoccupazione giovanile, che soprattutto al Mezzogiorno è molto alta. Per risolvere questa grave piaga sociale, il Consiglio dei Ministri, lo scorso 26 giugno ha deciso di rifinanziare il Mezzogiorno. Nello specifico 80 milioni di euro per l’autoimpiego e l’autoimpreditorialità; 80 milioni per il Piano Azione Coesione rivolta ad enti e organizzazioni del privato sociale che coinvolgono i giovani in progetti per la valorizzazione di beni pubblici e per l’inclusione sociale; 168 milioni, sotto forma di borse di tirocinio formativo per giovani disoccupati, che non studiano e che non partecipano a qualunque attività formativa. Inoltre con 167 milioni di euro, è stato finanziato il programma “Promozione dell’inclusione sociale”, per ridurre la povertà e sostenere le famiglie del Mezzogiorno. Con lo stanziamento di questi finanziamenti, l’intento del Governo è quello di migliorare il funzionamento del mercato del lavoro e si prevedono alcuni interventi, relativi alla legge 92/2012 in modo da chiarire la natura dei contratti e semplificarli.
Si agirà sui contratti a termine, a somministrazione, quelli del lavoro intermittente, del lavoro accessorio e del lavoro a progetto. Si rafforzeranno le tutele per i lavoratori e si migliorerà la trasparenza. In particolare in caso di conciliazione la mancata presentazione di una delle parti sarà valutata dal giudice. Ci saranno anche per i co.co.pro. delle norme contro le ''dimissioni in bianco”; saranno monitorati i contratti aziendali con deposito obbligatorio alle direzioni territoriali del lavoro e infine le comunicazioni obbligatorie relative all'assunzione, cessazione, trasformazione e proroga dei contratti avranno propria valenza.

di Antonino Navarria. Pubblicato in Attualità il 05/07/2013 Scarica il pdf