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Dal prossimo primo gennaio comparirà la nuova componente tariffaria AE
Luce meno cara per le imprese energivore
Per compensare il risparmio delle aziende aumenterà il costo del privato
Dal prossimo 1 gennaio comparirà sulle bollette elettriche la nuova componente tariffaria AE. La novità era stata da tempo comunicata dall'Autorità per l'energia che ha anche stabilito le modalità con le quali si applicheranno gli sgravi in bolletta per le imprese a forte consumo di energia elettrica (le cosiddette imprese energivore) e contestualmente sono state rese note le modalità con le quali aumenteranno le bollette delle altre utenze elettriche che di fatto pagheranno gli sgravi.
Avranno dunque le agevolazioni solo le imprese energivore del settore manifatturiero che consumano almeno 2,4 GWh di energia elettrica ogni anno e per le quali il costo dell'energia elettrica utilizzata rappresenta almeno il 2% del fatturato, queste avranno diritto ad una riduzione compresa tra il 15% ed il 60% sulle componenti A degli oneri di sistema che pagano in bolletta (ovvero: A2, A3, A4, A5 e AS), componenti che rappresentano più del 95% del totale degli oneri di sistema. Le agevolazioni vengono applicate solo all'energia elettrica prelevata in Media ed Alta Tensione.
Queste agevolazioni permetteranno di alleviare di circa 600 milioni di euro ogni anno la spesa di quelle aziende forti consumatrici di energia elettrica che potenzialmente producono beni di consumo e tecnologie che devono competere sui mercati internazionali. Quei 600 milioni verranno con tutta probabilità ricaricati sulle bollette elettriche delle altre tipologie di utenza: le utenze domestiche, quelle in bassa tensione (piccole e piccolissime aziende o negozi), oppure le grandi aziende servite in media ed alta tensione ma non energivore (alle quali dal 1°gennaio verranno tolte le agevolazioni che le esentavano dal pagamento delle componenti A per i consumi superiori a 8 e 12 GWh/mese).
Non è ancora noto in che modo il costo derivante delle agevolazioni per gli energivori verrà ridistribuito tra le altre utenze.
Potrebbero ad esempio venire privilegiate le utenze domestiche o le piccole e piccolissime imprese servite in bassa tensione ma per riuscire a dare un ordine di grandezza del maggiore esborso si è effettuata una stima in base a quanto riportato nel primo atto di indirizzo pubblicato a fine aprile ove si scriveva che "il valore delle componenti tariffarie a carico dei soggetti non agevolati dovrebbe essere incrementato in percentuale analoga per tutte le tipologie di clienti". Sono state quindi stimate in maniera molto approssimata le possibili aliquote per la componente AE, i cui valori definitivi verranno resi noti dall'Autorità per l'energia solo alla fine di dicembre.
Secondo alcune stime, il costo della componente AE potrebbe essere compreso tra 0,2 e 0,35 centesimi per kWh in base alla tipologia di utenza. Per l'utenza domestica "ipo" (D2, consumo 2.700 kWh/anno) si tratterebbe a regime di un aumento approssimabile a 5 euro l'anno, pari a circa un +1% del totale che si paga annualmente in bolletta. Ma per conoscere l'effettivo impatto della nuova componente bisognerà attendere.
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