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Il rapporto di Standard & Poor's prevede un calo dei prezzi delle case nel 2014 e una risalita nel 2015
Migliora il mercato immobiliare italiano
Secondo Standard & Poor's migliorano le stime del mattone in Italia. L’agenzia internazionale di rating prevede infatti che nel 2014 ci sarà un calo dei prezzi delle case di almeno l’1%. È facile quindi ipotizzare per il prossimo anno una forte ripresa in tutta l’Europa del settore immobiliare, Italia compresa. Ripresa che porterà, nel 2015 a una risalita dell’1%.
Il mercato italiano, che si è ulteriormente contratto nel 2013, rimane debole, a causa della congiuntura interna debole e pressioni persistenti a credito. Ipotizzando un modesto rafforzamento dell'economia. Standard & Poor’s ha stimato che i prezzi delle case si sono abbassati in media del 5%.
«Tuttavia - si legge nell’ultimo rapporto - le nostre previsioni per il 2014 sono più ottimistiche rispetto a tre mesi fa. Ora aspettiamo che i prezzi diminuiscano del 1% nel 2014 (rispetto al -2 % della nostra precedente previsione) e che aumentino dell’1% nel 2015 (0,0 % nella nostra ultima previsione)».
Purtroppo ci sono ancora ulteriori rischi al ribasso, causati in particolare da una maggiore volatilità dei mercati del debito sovrano. Le recenti tendenze hanno visto diminuire le vendite delle case di circa il 1,2% nel terzo trimestre del 2013, dopo il calo del 2,6% nel secondo e del 3,5% nel primo trimestre. Questi dati indicano alcuni segnali di stabilizzazione. Il mercato immobiliare residenziale rimane comunque debole. Il tasso di vendita è ancora solo circa la metà di quella del picco 2007. Nel frattempo, i prezzi delle case continuano a scendere, anche se a un ritmo più lento. I prezzi sono diminuiti del 1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5,9 % anno su anno nel secondo trimestre del 2013. Questo a seguito di cali del 1,4 % trimestre su trimestre e del 6,1% anno su anno nel primo trimestre. Questa flessione del mercato immobiliare residenziale riflette la debolezza dell'economia nazionale così come le pressioni persistenti sul mercato del credito.
Gli elementi esterni che influenzano il mercato immobiliare sono tanti: il tasso di disoccupazione che è salito al 10,7% nel 2012 dal 8,4% nel 2011, e ha continuato a salire nel 2013 al 12,5% nel mese di ottobre; il calo del reddito reale delle famiglie pari a -7,2 % in tre anni, la disoccupazione giovanile al di sopra del 40,4 % nel mese di ottobre, il più alto rapporto di due decenni, che ha incoraggiato ulteriormente gli italiani a lasciare il Paese in cerca di occupazione. A tutto ciò bisogna aggiungere le condizioni dei mutui alle famiglie che rimangono difficili, anche se le prime indicazioni mostrano alcuni segni di allentamento.
Standard & Poor’s si aspetta che il Pil reale crescerà dello 0,4% nel 2014 e dello 0,9% nel 2015, mentre si prevede che il tasso di disoccupazione diminuirà gradualmente. Inoltre, se la pressione fiscale dovesse cominciare a scendere sarebbe rallentato il ritmo di declino dei prezzi delle case. Una situazione non idilliaca ma che propone importanti segnali di miglioramento.
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