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Presentata la nuova iniziativa tra lo scetticismo degli avvocati: un sistema che va sperimentato

Giustizia, arrivano le notifiche telematiche: basta con le attese

Il Dimenticate le lunghe attese in tribunale o in Cancelleria per poter ottenere le notifiche dei provvedimenti del giudice: dal 20 Settembre, infatti, si è dato il via alle comunicazioni telematiche per il processo civile, e le notifiche dei provvedimenti adottati dai giudici civili saranno recapitate all'avvocato stesso attraverso un sistema telematico sicuro e protetto. Lunedì 19 Settembre presso l'aula delle adunanze del Palazzo di Giustizia di Catania ha avuto luogo una conferenza stampa sul tema: "Le comunicazioni telematiche presso il Tribunale di Catania",per l'iniziativa del magistrato Giuseppe Fichera, Mariano Sciacca (consigliere del Csm), Alfio Scuto (Presidente della Corte di Appello di Catania), il presidente del Tribunale di Catania Bruno Di Marco e il Presidente dell'Ordine degli Avvocati Maurizio Magnano di San Lio. Magistrati armati di buona volontà e ottimismo, quindi, che mirano ad una rivoluzione e ad una velocizzazione delle pratiche burocratiche: peccato che al momento del dunque e appena si chiede loro di rilasciare una dichiarazione per la stampa spalancano gli occhi dal terrore e cominciano a sudare freddo?A quanto pare il monito di Berlusconi, che si può sintetizzare in 'Voi giudici non dovete parlare!' ha avuto successo, dato che la magistratura lo sta sapientemente mettendo in pratica. Il nuovo sistema però non convince del tutto i legali: non basta comunicare i provvedimenti del giudice, ma è necessario trasmettere le sentenze attraverso copie conformi adeguate altrimenti la perdita di tempo sarà maggiore: se nel comunicare un provvedimento ci si ritrova infatti costretti a recarsi presso la Cancelleria stessa demandando la suddetta copia e pagando i contributi, il nuovo sistema porterà solo rogne maggiori. Già da un po' di tempo, infatti, le Cancellerie inoltrano e-mail agli avvocati che riguardano provvedimenti semi-integrali e le copie rilasciate on line diventano inutili. Un sistema nuovo e alle prime armi, quindi, che ha bisogno di tempo per essere sperimentato, soprattutto considerata l'enorme quantità di avvocati che, a detta del sociologo Ogburn,vivono una contraddizione latente tra cultura materiale e cultura adattiva: il gap generazionale che intercorre tra le due culture non consente l'accettazione delle nuove tecnologie.

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