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Il diritto ad avere diversi e qualificati luoghi formativi
L'importanza della scuola dell'infanzia
Il bambino deve imparare a apprendere
La scuola dell'infanzia è il luogo dove si realizza la più forte ed armoniosa integrazione sociale e culturale, dove si apprende nella pluralità e nella condivisione, dove si sviluppo il senso di sé e il valore degli altri. Essa promuove la conoscenza reciproca dei bambini nella loro identità e caratteristiche di personalità, infatti l'obiettivo primario della scuola dell'infanzia è quello di imparare ad apprendere e ciò avviene con il favorire nel bambino l'acquisizione di strategie esplorative e cooperative, con l'abitudine alla riflessione, al gusto per la novità e con la capacità di confrontarsi con le difficoltà e le emozioni. Oggi più che mai si afferma l'idea di un bambino soggetto di diritto, persona con potenzialità, capacità e disponibilità alla relazione e alla conoscenza fin dalla nascita. I bambini da piccolissimi entrano in relazione con il mondo, mostrano di essere competenti, curiosi, desiderosi di conoscere. Attivano processi di conoscenza come percorsi di auto e socio-costruzione e il compito di chi educa è quello di sostenere il bambino in questa ricerca, attivando contesti plurimi che alimentino il confronto e lo scambio. Siamo davanti ad un bambino che richiede agli adulti responsabilità, attenzione e ascolto relativamente a come si costruiscono e si manifestano i processi di apprendimento e di sviluppo della conoscenza umana e di come tutto questo sta in relazione al ruolo dell'insegnante, della scuola e di una comunità. Con queste modalità al bambino verrà riconosciuto pienamente il diritto dell'identità sociale e culturale della persona, affinché ciascuno possa essere accettato per quello che è, per quello che può dare, per l'esperienza che può portare all'interno della vita scolastica e non solo.
Il diritto ad avere diversi e qualificati luoghi formativi ed educativi attraverso una scuola aperta al territorio, il tempo necessario per apprendere ma anche per crescere con l'incontro e nel confronto.
Una scuola, quindi, che non insegni solo ad apprendere ma che insegni anche ad essere: crescere con la diversità nella diversità, confrontarsi con la multiculturalità nella interculturalità, una scuola che sviluppi i valori etici del vivere e convivere civile quotidiano, una scuola, insomma, che educhi un vero e proprio cittadino del modo sia dalla tenera età.
di Alfia Pina Sciuto. Pubblicato in Cronaca il 07/10/2011 Scarica il pdf
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