Hamed bin Ahmed al Hamed ha incontrato i soci siciliani

Perla Jonica, arriva lo sceicco

L'operazione potrebbe concludersi entro il 2011

Potrebbe essere giunta ad un punto di svolta la lunga, complessa trattativa che da quasi due anni vede uno sceicco arabo vicinissimo all'acquisto della Perla Jonica di Acireale. La struttura, in passato appartenuta al Cavaliere del Lavoro Carmelo Costanzo, è una tra le più grandi del Meridione: trentamila metri quadri al coperto, quattrocentosessanta stanze, una sala conferenze da oltre tremila posti. Pochi giorni fa il potenziale acquirente lo sceicco Hamed bin Ahmed al Hamed, membro della famiglia reale di Abu Dhabi e presidente di uno tra i fondi immobiliari più ricchi del pianeta, è saltato a bordo di un aereo della sua flotta privata e si è recato a Catania, precisamente in una saletta privata ricavata all'interno di uno scintillante albergo sul lungomare. Al Hamed ha incontrato lì i suoi soci siciliani della Item ed un novero di consulenti internazionali. Al termine degli abboccamenti, lo sceicco ha dato mandato ai suoi uomini di imprimere una decisa accelerazione alla trattativa che da quasi due anni lo vede interessato all'acquisto della Perla Jonica di Acireale. Il blitz del magnate arabo avrebbe inoltre fatto maturare due ulteriori decisioni: in primis, gli acquirenti avrebbero rinunciato allo sfruttamento speculativo di centotrenta villette in sanatoria ricadenti nel perimetro della struttura ricettiva; in secondo luogo, l'incarico di riqualificare ed ammodernare la Perla sarebbe stato affidato a David Fisher, architetto italo-israeliano di fama internazionale, ideatore delle cosiddette Rotating Towers. Fisher è già stato ricevuto dal sindaco di Acireale Nino Garozzo, che ha poi espresso parole di entusiasmo per la china assunta dai negoziati. Più cauto il deputato regionale del Movimento per l'Autonomia Nicola D'Agostino, che ha chiesto pubblicamente ad Al Hamed il ritiro della succitata richiesta di sanatoria edilizia. Secondo quanto dichiarato dalle parti in causa, la firma sull'atto di vendita potrebbe arrivare già negli ultimi mesi del 2011. E' dunque il lieto fine della connection siculo-araba?

di Marco Militello. Pubblicato in Cronaca il 14/10/2011 Scarica il pdf