Il magistrato ha presentato il suo libro ad Acireale nel corso di un convegno

Armando Spataro: "Ne valeva la pena?"

Acireale - Amministrare la giustizia per alcuni è un compito, una professione, per altri un'autentica missione, per tutti un'assoluta presa di coscienza. Si svolge un lavoro molto delicato e che per una società civile lo svolgimento senza condizionamenti o pressioni di alcun genere è fatto imprescindibile.
"Ne valeva la pena" è dunque il vero e proprio sunto di una vita da magistrato quella di Armando Spataro procuratore della Repubblica aggiunto presso il Tribunale di Milano ospite ad Acireale nel multisala Margherita di via Cavour.
Nelle pagine del suo libro la storia giudiziaria italiana degli ultimi trent'anni oggetto di interesse dell'iniziativa di Liberacittadinanza, sulla giustizia e in difesa dei valori della legalità.
Non a caso il libro ha vinto il premio "Cesare Pavese", per la saggistica e il premio "Caparbio" per la sezione "Politica e Istituzioni" ed ha come sottotitolo Storie di terrorismo e mafie, di segreti di Stato e di giustizia offesa.
Armando Spataro, già membro del CSM, narra il caso Tobagi, le Brigate Rosse, il sequestro di Abu Omar , la 'ndrangheta a nord, insomma alcune delle inchieste più scottanti raccontate perché dirette in prima persona.
"Riguarda il passato perché quello che racconto è successo, ma è chiaramente proiettato sul presente e soprattutto sul futuro, non è un caso che lo dedichi ai giovani magistrati - esordisce così Armando Spataro nella sua veste di scrittore -. Tutti, in qualsiasi campo, devono avere come stella polare il dovere. Io non penso che i magistrati siano eroi, dobbiamo solo difendere i nostri principi, anche a costo di narrare pagine indifendibili, io ho cercato di farlo senza veli".
Con lui al tavolo dei relatori il magistrato Angelo Costanzo e l'avvocato Enzo Mellia , a presentare l'iniziativa Citto Leotta di Liberacittadinanza: "Purtroppo, mi viene da dire, queste iniziative sono sempre attuali, vista l'insistenza con cui il potere politico prova a soggiogare uno dei poteri cardine di una società di diritto che si rispetti".

di Emanuela Volcan. Pubblicato in Cronaca il 04/11/2011 Scarica il pdf