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S.O.S. Estinzione mestieri

I giovani preferiscono la disoccupazione piuttosto che fare i lavori di un tempo

Non passerà molto tempo che alcune categorie artigianali potrebbero non esserci più. Il bottone del vecchio cappotto, la scarpa scucita, l'orologio bloccato, la svolta del pantalone e tanto altro, c'è il rischio, infatti, che nessuno sappia più porvi rimedio come faceva la nonna. Nei nei prossimi 10 anni una lunghissima serie di lavori manuali dell'artigianato e dell'agricoltura saranno a rischio estinzione. Il perché è presto detto: c'è un problema di ricambio generazionale.
La differenza tra gli occupati di questi settori presi in esame tra coloro che sono sopra i 55 anni ed i giovani tra i 15 e i 24 anni è di 385.700 unità. A guidare la graduatoria i negativo sono collaboratori domestici, spazzini e altri con -96.783; a seguire gli autisti di autobus, tram, filobus, camion e mezzi pesanti con un -51.503; poco più sotto agricoltori e coltivatori con -49.909. Falegnami, impagliatori, cestai e spazzolai -12.556; sarti, modellisti, cappellai, tappezzieri, materassai, ricamatori a mano -15.472.
Per di più il forte calo delle nascite avvenuto in questi ultimi decenni, nel prossimo futuro si ridurrà ancora il numero dei giovani che entreranno nel mercato del lavoro, accentuando così la mancanza di turn-over. Ma sarà possibile invertire al tendenza, oppure i nostri giovani andranno in numero sempre più alto a cercare "fortuna" all'estero, lasciando il lavoro che c'è e che potrebbero fare agli immigrati?

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