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Dieci anni fa la cronista catanese fu uccisa in Afghanistan. Domani sera, al teatro Massimo Bellini, la consegna dei premi alla memoria
Ricordando Maria Grazia Cutuli
Catania - Maria Grazia Cutuli, giornalista, Catania, 26 ottobre 1962 - Sarobi, 19 novembre 2001). Nella ricorrenza del decimo anniversario dalla morte, ricordiamo il suo sacrificio avvenuto 2001, mentre si trovava nei pressi di Sarobi, sulla strada che da Jalabad porta a Kabul, a circa 40 chilometri dalla capitale afghana. Maria Grazia venne assassinata insieme ai colleghi: l'australiano Harry Burton, l'afghano Azizullah Haidari, entrambi corrispondenti della Reuters ed allo spagnolo Julio Fuentes del Mundo.
La cronaca racconta episodi di vittime giornalisti caduti in tutti i tempi nei campi di battaglia durante l'esercizio del loro mestiere. Maria Grazia ha iniziò la sua attività di giornalista a Catania per il quotidiano "La Sicilia" e per il telegiornale dell'emittente locale Telecolor. La passione per le inchieste la portò sempre più in alto, il suo sguardo attento, infatti, la condurrà alla ricerca di verità e di maggiore comprensione verso i fatti internazionali. Dopo aver lavorato per i settimanali Centocose ed Epoca, parte per il Ruanda come Osservatrice dei diritti umani per l'ONU, intraprenderà la prestigiosa avventura della collaborazione con il Corriere della sera. Maria Grazia diventerà così una delle migliori corrispondenti di guerra del suo giornale, a testimoniare coraggio e viltà, esempi di compassione o di abusi, di generosità e di bassezze, senza pregiudizio alla ricerca di quella verità che ciascuno dei contendenti travisa. Questo ha fatto Maria Grazia Cutuli e la sua città e il suo giornale la vogliono ricordare al Teatro Massimo Bellini, domani sera, con la settima edizione del "Premio Internazionale di Giornalismo Maria Grazia Cutuli".
Quest'anno, il premio per la stampa estera è assegnato a Angela Rodicio, Corrispondente della televisione spagnola Tve; il premio per la stampa italiana è assegnato ai quattro giornalisti rapiti in Libia, Claudio Monici, dell'Avvenire, Domenico Quirico, della Stampa, Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina, del Corriere della Sera; il premio al giornalista siciliano emergente è assegnato a Fabrizio Villa, fotogiornalista freelance. Ad Emma Lupano, Andrea de Georgio e Clelia Passafiume sono assegnati rispettivamente i premi per la miglior tesi di dottorato, per la miglior tesi di laurea specialistica e per la miglior tesi di laurea triennale.
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