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La nuova circolazione non sarebbe inserita nel Piano Generale Urbano del Traffico
Commercianti contro il piano del traffico
L'amministrazione: "È tutto in regola"
Lo avevano annunciato e lo hanno fatto. Alcuni operatori commerciali del centro storico, dopo mesi di proteste contro l'adozione, da parte dell'amministrazione Stancanelli, del nuovo piano della viabilità applicato all'area per rendere pedonale poazza Duomo, e dopo essersi costituiti in comitato, si sono rivolti al Tribunale Amministrativo Regionale per chiedere la revoca di un'atto che, a loro avviso, non solo avrebbe causato gravi perdite in termini di fatturato e di clientela agli esercizi commerciali della zona, ma violerebbe norme e codici, e sarebbe composto di "provvedimenti illegittimi - scrivono i ricorrenti - contraddittori, illogici e, soprattutto, manifestamente ingiusti".
Il piano della circolazione avviato il 3 settembre scorso, infatti, secondo i commercianti, non sarebbe, inserito all'interno del Piano Generale Urbano del Traffico come sostenuto dall'amministrazione, dal momento che il PGUT non sarebbe stato approvato né in Giunta, né in Consiglio; si tratterebbe dunque di un piano particolareggiato del traffico urbano che, a norma di legge e di logica, avrebbe dovuto seguire e non precedere il PGUT stesso.
Non solo: le azioni poste in essere e le decisioni, sarebbero state, per gli esercenti del Comitato, "calate dall'alto" e non concertate come previsto dal principio di proporzionalità; non si sarebbe proceduto ad uno studio particolare per vedere gli effetti reali sui cittadini né a prevedere quelle azioni, come la delocalizzazione del trasporto pubblico extraurbano, che avrebbero potuto agevolare la nuova viabilità.
Alcune corsie di marcia, inoltre, in seguito al nuovo piano, sarebbero addirittura non conformi al codice della strada, come i via Dusmet o in via Bicocca, dove sarebbero inferiori ai 2,70 metri.
"Pur ritenendo giusto pensare di arrivare ad una chiusura di Piazza Duomo e delle vie adiacenti - spiegano i commercianti - non possiamo accettare che l'amministrazione comunale non inserisca il progetto in un piano organico e rispettoso delle leggi. Oggi il centro storico di Catania - aggiungono - diventa sempre più insicuro, si svuota e corre il rischio di diventare periferia: ecco perché in 75 abbiamo deciso di riunirci in comitato e sottoscrivere un documento Comune già inviato all'amministrazione mentre una parte di noi ha promosso un ricorso giurisdizionale teso ad evidenziare gli aspetti negativi di un piano approntato senza prima decidere che tipo di destinazione dare al centro storico e alla città tutta".
Di tutt'altro avviso l'amministrazione comunale, secondo cui il piano viario del centro storico avrebbe prodotto i risultati voluti, cogliendo il prioritario obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
"Il piano - si legge in una comunicato ufficiale - è una piena dimostrazione dell'aver saputo tradurre in pratica l'ampia e documentata consultazione, avvenuta sia preliminarmente all'adozione del piano e successivamente nell'ambito del tavolo tecnico con le associazioni di categoria e gli operatori economici, e condivisione con la città".
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