Home articoli
Approfondimenti
Attualità
Cronaca
Moda
Politica
Spettacolo
Sport
Dal 16 al 20 gennaio la Sicilia si fermerà completamente
Dai "Forconi" il vento del riscatto
La battaglia del movimento coinvolgerà anche Aias, pescatori e imprenditori
Dal 16 al 20 gennaio i siciliani che non ne possono più di essere maltrattati da tutti, abbandonati dalla loro classe dirigente e lasciati al loro destino, scenderanno sulle strade,picchetteranno i punti cruciali del traffico siciliano, presidieranno le raffinerie. Inizieranno una rivoluzione, che non sarà la presa della Bastiglia, ma che dovrà far saper all'Italia intera quanto questo popolo solitamente dormiente e spesso schedato come mafioso, vuole voltare pagina e dichiarare la propria rabbia.
Rimane dunque solo qualcosa da fare. Rispolverare i forconi ed iniziare la guerra a questo sistema politico che non smette nella sua autoreferenzialità. Quale altra strada se non quella della guerra a questo sistema? Il "Movimento dei Forconi" la farà in tutte le sedi. Siamo pronti ed il momento riteniamo sia maturo.
Che c'entra tutto questo con il mondo dell'agricoltura? Forse non ha alcuna affinità apparente ma se questo è il personale istituzionale, purtroppo da noi eletto in modo tutt'altro che democratico, a chi dobbiamo rappresentare il nostro disagio? A chi dovremmo rappresentare il disagio delle campagne, delle aziende commerciali, delle aziende artigianali, del mondo del lavoro? A coloro che dall'alto della loro sfrontatezza o della loro strafottenza continuano a fregarsene del malessere di un popolo? Quando un'azienda si avvia al fallimento la prima cosa che chiedono i soci investitori sono le dimissioni del consiglio di amministrazione. L'Italia è al fallimento e qualcuno avrà pure delle responsabilità, ma nessuno pensa di lasciare e tornarsene a casa. A turno si ripresentano le stesse facce che da trent'anni guidano questo paese. Noi di questa classe dirigente vorremmo solo le dimissioni. Nient'altro.
Non lo faranno? Bene, costruiamo l'esercito di cittadini, fino a quando capiranno che l'isola o che l'Italia intera è in procinto di esplodere. Noi iniziamo il 16 dalla Sicilia con il fermo degli autotrasportatori,insieme a quelli che per fare il pieno devono fare un mutuo di volta in volta. Ci saranno disagi per tutti ma qualcuno ci suggerisca come fare diversamente. Non abbiamo assolutamente intenzione di fare una guerra tra poveri, ma ci piacerebbe che tutti condividessero questa rivolta democratica, contro una dirigenza politica dal profilo bassissimo, il cui principio ispiratore è sempre lo stesso: intanto penso per me stesso,al resto penserà qualcun'altro. Davanti a questa polvere maleodorante, ormai impossibile da nascondere sotto al tappeto, come si fa a raccontare a chi di dovere,consapevole e nello stesso tempo incurante del disastro, che questa globalizzazione ci sta stritolando, che le arance,il latte, il frumento, i pomodori, le zucchine non fanno più reddito, che l'agricoltura muore e con essa trascinerà inevitabilmente tutto il resto? Di fronte ad un mostro di tali proporzioni, che non considera il mondo delle imprese qualcosa di prezioso da salvaguardare, cosa rimane da fare? Difendersi, salvare la propria dignità, rifiutare la rassegnazione, respingere i compromessi,senza se e senza ma. Il 16 gennaio 2012 sarà solo l'inizio. Non potrà finire il 21 in un tutto come prima, occorrerà resistere, perseverare, lo dobbiamo alla nostra dignità, lo dobbiamo ai nostri figli, lo dobbiamo a chi ci ha lasciato qualcosa col sudore della fronte, lo dobbiamo al popolo degli italiani onesti che stanno aspettando che qualcuno giri la chiave.
Siamo stati spettatori di quella primavera araba che ha cambiato nel bene o nel male la storia del nord Africa. Il vento è arrivato dalle nostre parti,la brezza comincia a farsi sentire, è maturo il momento per il riscatto dei siciliani onesti e lavoratori. E' arrivato il momento per scrivere quella nuova pagina di storia che aspettavamo da qualche secolo.
Mariano Ferro per il "Movimento dei Forconi"
di Mariano Ferro. Pubblicato in Cronaca il 06/01/2012 Scarica il pdf
La patata bollente passa al neosindaco Enzo Bianco ma per Stancanelli i conti erano in ordine
Catania a rischio dissesto
Ancora fermo al Ministero dell’Interno il Piano di rientro finanziario
Pubblicato in Cronaca il 14/06/2013 Scarica il pdfGli architetti criticano il progetto presentato dal comune
«Che brutta piazza Galatea»
Pubblicato in Cronaca il 14/06/2013 Scarica il pdfVia Scammacca chiusa senza preavviso e traffico in tilt in attesa di vedere Enzo Bianco in motorino
Cose da sindaco a CasaCatania
di Monica Adorno. Pubblicato in Cronaca il 11/06/2013
Non sembrano placati i dissapori tra Soaco SpA (Comiso) e Sac SpA (Catania)
Inaugurato l’aeroporto di Comiso ma il primo volo partirà ad agosto
Pista disponibile solo per aerei privati e ultraleggeri
di Monica Adorno. Pubblicato in Cronaca il 07/06/2013 Scarica il pdf
Fantapolitica
Pubblicato in Cronaca il 07/06/2013 Scarica il pdfUn intervento del governatore mette la pace tra Sac, Soaco e Camera di Commercio di Ragusa. Durerà?
Crocetta: Ryan Air partirà da Comiso
Decisione presa a poche ore dal convegno che si terrà domani nel nuovo scalo siciliano
di Monica Adorno. Pubblicato in Cronaca il 06/06/2013
Nuovo allarme del presidente di Confindustria Squinzi
Rischiamo di tornare indietro di 50 anni
di Giovanni Iozzia. Pubblicato in Cronaca il 31/05/2013 Scarica il pdf
Il risultato ha stravolto i sondaggi: ora tocca alla Sicilia
Elezioni, grande enigma
di Mat. Pubblicato in Cronaca il 31/05/2013 Scarica il pdf
Fantapolitica
Pubblicato in Cronaca il 31/05/2013 Scarica il pdfTarda il Sì sul Piano di rientro, i conti non tornano e si continua a cercare
Catania in pre-dissesto Il ministero controlla
A rischio la possibilità di evitare il tracollo del comune di Catania
di G.I.. Pubblicato in Cronaca il 31/05/2013 Scarica il pdf
Cerca tra gli articoli