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Troppe tasse e balzelli frenano la crescita dell'economia

Lo Stato nemico del cittadino

Una speranza di sviluppo: le liberalizzazioni

Il blitz della Guardia di Finanza a Cortina ha raccolto il plauso generale, Giusto lottare contro l'evasione fiscale ma ci sono anche altri modi per rimettere a posto i conti dello Stato. L'Italia nella lotta all'evasione si è attrezzata come nessun paese al mondo, al punto tale che in pratica ciascun cittadino è di fatto considerato evasore finché non dimostra il contrario. Esattamente l'opposto di quello che avviene in qualsiasi nazione civile. In compenso, nessun governo negli ultimi anni ha saputo frenare la spesa pubblica che è il vero problema del nostro Paese. Il cittadino e, dunque, anche l'imprenditore si ritrova così lo Stato non come sostegno o aiuto ma come nemico.
Il presidente del Palermo Calcio, Maurizio Zamparini, che ha da poco creato il "Movimento per la gente" proprio per difendere i cittadini da tasse e burocrazia, nel portare la propria solidarietà alla neonata "Forza d'Urto", ha spiegato la sua iniziativa dicendo: "Lavoro otto ore al giorno per difendermi dallo Stato e due per produrre. In un momento di crisi lo Stato deve aiutare invece non fa altro che aumentare le tasse e mandare cartelle esattoriali".
Un atteggiamento che, oltre a vessare gente e imprese, è un freno fortissimo per crescita e sviluppo. Anche perché una situazione del genere è di assoluto vantaggio per le varie corporazioni che tendono solo a difendere i loro interessi. E' significativo l'atteggiamento di censura dei vari ordini professionali nei confronti dei loro iscritti che si pubblicizzano su Groupon. Infatti, i grandi professionisti, quelli con gli studi importanti non ne hanno bisogno; quello che lo fanno sono coloro che cercano spazi. E subito, le caste, cercano di bloccarli. Se questa non è chiusura di mercato.
Ma la necessità imposta dalla gravissima situazione attuale non può più essere soggetta a qualsiasi condizionamento di casta, a partire da quella politica. Il ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, alla domanda: "Un decreto al mese per liberalizzare?", ha risposto "Anche più di uno, non solo sulle liberalizzazioni ma su tutti i temi della crescita. Apertura dei mercati, lotta ai blocchi e alle rendite di posizione, aumento della concorrenza. A parole sono tutti d'accordo, tranne quando viene toccato il proprio settore. Per questo procederemo in ogni campo: gas, energia, commercio, trasporti, professioni". E il sottosegretario alla Presidenza, Antonio Catricalà, ha dichiarato il primo decreto sarà pronto entro il 20 gennaio.
In attesa che tutto questo avvenga, intanto cominciamo a pagare le tasse.

di Giovanni Iozzia. Pubblicato in Cronaca il 13/01/2012


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