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Sicilia prima in classifica... per i compensi ai deputati
Una volta tanto la Sicilia si trova in cima ad una classifica. Quella che a prima vista parrebbe una buona notizia, in realtà, non lo è affatto. Il primato in questione, infatti, riguarda l'assemblea regionale più onerosa per i contribuenti. Dati alla mano, un cittadino siciliano spende circa trentatre euro all'anno, cinque volte più di un lombardo (sei e mezzo) e il doppio di un piemontese (quindici). Anche tenendo in considerazione i tagli e la riduzione di spesa previsti dall'ultimo bilancio la situazione rispetto alle altre assemblee rimane presso che immutata. Del resto la spesa corrente è pari a 167 milioni: una cifra spropositata. Un caso a parte quello di un'altra regione a statuto speciale: la Valle d'Aosta. La regione sostiene una spesa di circa sedici milioni e mezzo, per un totale di 128 euro a cittadino ma su un totale di soli 128 mila abitanti contro i cinque milioni della Sicilia. Un confronto impraticabile. Le voci di spesa più onerose, nel caso isolano, riguardano soprattutto i costi dei deputati e del personale. In questo caso il confronto con la Lombardia si fa interessante, infatti , pur avendo più dipendenti dell'Assemblea siciliana spende la metà: 19 milioni di euro l'anno contro 40 milioni. Auto blu e spese di rappresentanza sono capitoli di spesa che pesano in modo esorbitante sulle casse di Palazzo dei Normanni. Del resto cosa ci si poteva aspettare dalla regione presieduta dal governatore più pagato d'Italia?
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