Il Governo procede nella sua azione ma…

Dopo Monti il diluvio?

Alla fine il decreto legge sulle liberalizzazioni è arrivato. A prescindere dalle misure che contiene un elemento appare evidente: il plauso generale tra le fila dei partiti che sostengono l'esecutivo. Del resto un diktat altrettanto chiaro è arrivato dallo stesso Monti rispetto al passaggio parlamentare: ''c'è una logica d'insieme, sconsiglio di farla venire meno". Parole decise che sottolineano, se ancora ce ne fosse di bisogno, la risolutezza governo in netta antitesi alle rissose e inconcludenti performance governative del centrodestra e del centrosinistra. Gli annunci diventano fatti, una sconfitta per l'attuale classe politica. Ma quando la pax montiana volgerà al termine, cosa accadrà? Vari sono gli spunti su cui riflettere per capire non solo la geografia( sempre più variabile) delle alleanze tra i partiti ma soprattutto quali personalità dell'attuale esecutivo si imporranno sulla scena politica. Monti ha detto a chiare lettere che non ha intenzione di candidarsi come premier. Ipotesi questa fortemente temuta dal pdl nei giorni dell'insediamento del governo ma, appunto, smentita dall'interessato. Il candidato naturale, forte sia del ruolo di primo piano nella stesura del ddl sulle liberalizzazioni sia della presa di posizione contro la gratuità delle frequenze televisive per il digitale terrestre è Corrado Passera. Corteggiatissimo dai partiti (Udc in testa) sin dal suo insediamento, il ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti si è via via guadagno un ruolo di primissimo piano all'interno dell'esecutivo. L'appoggio più o meno incondizionato del terzo polo, del pd e del pdl ai provvedimenti del governo fanno ipotizzare che in futuro i partiti si attribuiranno la paternità di molte iniziative forti del senso di responsabilità che ha caratterizzato il loro sostegno. Fare delle previsioni appare oggi troppo prematuro( poiché non sappiamo con quale legge elettorale si andrà al voto) ma che i tecnici non spariranno dalla scena politica è più che un sospetto.

di Roberta Fuschi. Pubblicato in Cronaca il 27/01/2012