Catania ha pochi Vigili Urbani - Articolo - IlMercatinoSicilia.it

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Il Corpo di Polizia Municipale negli anni ha visto ridursi drammaticamente l'organico

Catania ha pochi Vigili Urbani

Bloccato il concorso che avrebbe risolto il problema

Una città al limite della vivibilità, intrappolata nel caos delle automobili e stretta nella morsa dell'inciviltà, in cui la cartina al tornasole della qualità dei servizi potrebbe essere rappresentata dal Corpo di Polizia Municipale.
Numericamente ridotto, oggettivamente disorganizzato, caratterizzato da un'elevata età media che si aggira intorno ai 52 anni, il corpo dei vigili urbani rappresenta, oggi, lo specchio di una città lontana dalla ripresa e dal rilancio, impantanata in una melma amministrativa dovuta ad anni di allegre gestioni. Una situazione, già preoccupante, che il sindaco Stancanelli nei due anni e mezzo di amministrazione, sembra però contribuito ad esasperare, "facendo finta di sconoscere le problematiche - scrivono CGIL, CISL, UIL e SULPM in un dossier - e attribuendo agli appartenenti al Corpo la responsabilità della mancata efficienza ed efficacia nell'espletamento dei servizi, adottando atteggiamenti preconcetti nei confronti dei lavoratori i quali, allo scopo di evitare polemiche inutili, finora hanno subito in silenzio".
Un atteggiamento negativo, evidenziato, ad esempio, dalla rimozione da parte del primo cittadino di ben due comandanti in meno di tre anni: Pietro Belfiore prima e Maurizio La Magna, poi, sostituito dal comandante attuale, Alessandro Mangani; un ricambio troppo frequente che, pur non avendo direttamente a che fare con le capacità proprie di ciascuno dei tre dirigenti, si è, di fatto, riversato sull'attività degli agenti e, di conseguenza, sulla gestione della città e delle sue infinite problematiche.
A pesare maggiormente sull'inefficienza del Corpo, rimane comunque il numero esiguo degli agenti, inferiore di quasi la metà a quelli che occorrerrebbero in realtà come quella etnea: delle 950 unità previste dal Decreto Regionale sugli organici dei Corpi e Servizi di Polizia Municipale, infatti, a Catania operano meno di 500, per l'esattezza 460.
L'ultimo concorso risale, infatti, al 1983 e le relative assunzioni tra il 1989 e il 1991; nel settembre del 2000, l'allora assessore Santo Castiglione, comunicò che si stavano completando le procedure per bandire il concorso per assumere un centinaio di vigili urbani, ma quel concorso non si tenne; ne fu bandito uno nuovo nel 2004 per 14 posti, ma di quella selezione, ancora oggi, non si sa nulla.
A queste condizioni vanno poi aggiunte quelle dei mezzi a disposizione che, nonostante siano aumentati di numero grazie all'acquisto di nuove vetture, rimangono inadeguati al servizio che dovrebbero espletare.
E il risultato è evidente: parti della città, in particolare le periferie, sono totalmente scoperte dall'azione della Municipale; altre che avrebbero bisogno di una costante attività di controllo, come le vie del centro storico, in particolare nelle ore notturne, rimangono sguarnite a lungo; mentre nessun beneficio sembra evidente relativamente alla viabilità o all'antiabusivismo.

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