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La solenne processione oltraggiata da un gruppo di teppisti

Offesa Sant'Agata

L'indignazione dei veri devoti

Le solenni celebrazioni per la patrona Sant'Agata, quest'anno, si sono chiuse con due ore e mezzo di pura follia. Tre eventi si sono miscelati in modo perverso nelle ultime battute del giro interno, la mattina del sei febbraio: la decisione del capovara Claudio Baturi di non effettuare l'attesa salita della via Sangiuliano, per motivi di sicurezza data la scivolosità del manto stradale, reso viscido dalla pioggia (manto stradale - per altro - interessato fino a poche ore prima dell'inizio dei festeggiamenti da lavori comunali di bocciardatura del basolato; un intervento tardivo?); la rottura dell'impianto frenante della vara con annesso infortunio (non grave) occorso al capo dei meccanici del Comune, intorno alle sette del mattino; infine, le veementi proteste di alcuni devoti, inferociti per l'annullamento della salita di Sangiuliano, protrattasi fin sull'uscio del sacello agatino, nel cuore della Cattedrale. Un atteggiamento che l'arcivescovo di Catania Salvatore Gristina ha definito, senza mezzi termini, "vergognoso". Rimangono molti aspetti da chiarire: alcuni osservatori si sono chiesti, per esempio, come sia stato possibile che il capovara Baturi sia rimasto completamente solo dopo la scelta di "evitare" via Sangiuliano, dinnanzi alla ferocia delle proteste. Lo stesso Baturi, in diretta televisiva, ha lamentato l'assenza ed il silenzio delle "istituzioni cittadine". Più tardi, il sindaco Raffaele Stancanelli avrebbe spiegato alla stampa di esser stato informato dell'accaduto solo intorno alle dieci del mattino, a cosa fatte. Purtroppo, non è la prima volta che la festa di Sant'Agata patisce code disdicevoli: nel 2004 un uomo morì schiacciato dal peso del fercolo e della folla; nel 2010 un ragazzo cadde con la proprio moto in via Etnea e perse la vita, per una scivolata sulla strada resa scivolosa dalla cera. Peccato, si tratta della terza festa popolare al mondo. Fino alle sette di lunedì sei febbraio, le celebrazioni si erano svolte senza imprevisti, e con una encomiabile partecipazione dei fedeli.

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di Giovanni Iozzia. Pubblicato in Cronaca il 31/01/2014 Scarica il pdf


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Pubblicato in Cronaca il 31/01/2014 Scarica il pdf


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