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Innovativo a Taormina, tradizionale ad Acireale, annullato a Sciacca e Misterbianco
Carnevale tra ieri e oggi.... ma con luci diverse
Carnevale è un periodo difficile da interpretare o da spiegare, bisogna viverlo, di certo è un periodo magico di baldoria, luci, colori, scherzi e travestimenti durante il quale ci si dimentica dei problemi che la vita di ogni giorno propone. E mai a rappresentare tale periodo versi più opportuni ed esemplificativi di quelli di Lorenzo il Magnifico tratti dai "Canti carnascialeschi": «... chi vuol esser lieto sia di domani non v'è certezza... », rendono gloria ai tanti attesi giorni di spensieratezza e frenesia goliardica di grandi e piccini.
A febbraio si festeggia l'allegria e la spensieratezza. Tornano a sfilare carri allegorici che non risparmiano sarcasticamente nessuno dei "vip" della vita politica e sociale del momento, e burle di ogni natura, ma per i bambini la vera festa è vivere per un giorno nei panni dell'eroe preferito. Già dal '500 il più bel carnevale di Sicilia porta la firma di Acireale, cittadina barocca ricca di fascino e perla preziosa. All'inizio degli anni trenta entrano in scena le maschere in cartapesta trasformate poi in carri allegorici, ma il tocco di eleganza e di vivacità al carnevale viene conferito dalle macchine infiorate,unici per genere in Italia. Ideati e creati dai maestri acesi, campioni della satira e ineguagliabili artigiani. Dal raffinato salotto barocco sempre stereotipato per famiglie ed ragazzi si contrappone la bella e trasgressiva Taormina che, in questi giorni si è spogliata della sua suggestiva atmosfera e sacralità romantica per dare spazio a luci, colori e musiche ringiovanendo vicoli, palazzi e chiese, in una cornice naturale, sospesa in una terrazza a 200 metri dal mare del promontorio Tauro. Turisti e cittadini, coinvolti nei festeggiamenti in prima persona, hanno partecipato alle varie feste organizzate dal comune nella piazza centrale, ma soprattutto i locali si sono riempiti di attrazioni che hanno riportato agli antichi festeggiamenti carnevaleschi dionisiaci o saturnali con carri e gruppi in maschera all'insegna dell'eleganza, dell'originalità, ma con una nota di curata trasgressività. A far da richiamo per i tanti turisti stranieri gli esagitati spettacoli di bellissime, stravaganti e sensuali ballerine di ?Burlesque?, incitanti e accattivanti gli show delle drag queens per completare con serate danzanti e dj in voga.
A far da neo, quest'anno, il carnevale di Sciacca e quello Misterbianco, da sempre antagonisti di quello acese. Quest'ultimo, noto per la realizzazione dei costumi, la ricercatezza dei tessuti, la scelta di materiali innovativi e preziosi, l'accoppiamento armonico di colori e di stoffe che fanno degli abiti delle vere e proprie opere d?arte. grazie al duro lavoro di sarte e artigiani. Misterbianco in questi giorni ha visto spegnere le luci del tanto atteso richiamo sociale ed economico ad un evento che significa tanto per l'intera città. Riportiamo semplicemente uno stralcio della lettera aperta che il sindaco Ninella Caruso ed i presidenti dell'associazione del carnevale hanno scritto: «La crisi economica in atto non ci consente di affrontare le spese occorrenti per la creazione di fastosi costumi carnascialeschi... Quindi, insieme ai presidenti delle associazioni, abbiamo deciso di annullare per il 2012 il carnevale misterbianchese». Veramente triste
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