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La politica si è incartata: quando la ripresa?

La crisi della politica siciliana ha subito un'accelerazione dopo le ultime vicende giudiziarie che riguardano il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che in questi ultimi anni è stato un po' il fulcro di tutto. Infatti, non solo ha condizionato perfino Silvio Berlusconi, nonostante quest'ultimo continuasse a raccogliere consensi a palate nell'isola, ma ad un certo punti ha perfino spinto gli uomini del Pdl fuori da ogni forma di potere. Bisogna riconoscere che è stato molto bravo. Giocando con la forza e l'abilità di colui che è superiore ha tenuto sotto controllo, spesso utilizzano la strategia degli antichi romani: divide et impera. E questo lo sa bene il Partito Democratico perché proprio per lui si è diviso, forse in maniera irreversibile. Il problema è che queste divisioni, queste spaccature hanno creato una trasversalità totale che diventa adesso difficile identificare destra, centro e sinistra. Un guazzabuglio che si sta riflettendo nelle candidature a sindaco e nelle liste delle prossime amministrative. A ben vedere, in qualsiasi modo andranno le cose, gli intrecci sono tali che tutti alla fine avranno la loro poltroncina. Con buona pace di chi era per il maggioritario con vocazione del bipolarismo. Qualcuno, perfino, era stato così folle da pensare al bipartitismo. Sistema defunto insieme alla Seconda Repubblica che forse non è neppure nata. In pratica, l'Italia è 20 anni che vive in una sorta di aborto ed i risultati si vedono. Basta guardare Monti o la Fornero per renderci conto di dove siamo arrivati o, meglio, di dove ci hanno condotti. Ce ne dovremmo rendere conto tutti, e con orrore, quando, ad esempio, sentiamo un termine come "esodati". Parola terribile per definire persone che hanno avuto la sfortuna di nascere o di cominciare a lavorare con qualche mese di ritardo. Paragonate "esodato" con il termine "cittadino" della Rivoluzione Francese. Quanto rispetto in esso, quanta indifferenza e forse disprezzo nel primo. Prima di mettere la croce sulla scheda elettorale (la stessa che usavano un tempo gli analfabeti per firmare) proviamo a pensare un po' a tutto questo. All'orizzonte non sembra apparire nulla di nuovo, solo tenebre, ma come disse Sam Gamgee: "Anche l'oscurità deve passare, arriverà un nuovo giorno, e quando il sole splenderà sarà ancora più luminoso".

di Giovanni Iozzia. Pubblicato in Cronaca il 06/04/2012


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