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La denunzia del Pd: il Centro è stato chiuso nel gennaio 2012
Il Midulla abbandonato
Un bene prezioso per la vita del quartiere
Sabato 31 marzo a Catania c'è un presidio di protesta promosso dagli esponenti del Partito Democratico di Catania, simbolicamente denominato "Interroghiamoci", e collocato all'ingresso,sbarrato da mesi, del Centro culturale Midulla di via Zuccarelli, un ex cinema nel cuore di uno degli angoli più tipici di San Cristoforo,d i fronte al mercato di via Belfiore,da anni sottoutilizzato fino alla chiusura definitiva, avvenuta nel gennaio 2012. Molti i punti interrogativi, uno per ogni domanda da rivolgere al sindaco Raffaele Stancanelli e alla sua amministrazione sul perché quartieri storici come San Cristoforo siano del tutto abbandonati; perché strutture pubbliche, costate tanti soldi alla collettività, vengano chiuse e lasciate nel degrado; perché non si può immaginare un futuro diverso per questa città. Presenti con il Circolo Centro storico del Pd etneo,il segretario Davide Ruffino e la responsabile organizzativa Adele Palazzo, il segretario cittadino del partito Saro Condorelli insieme agli esponenti dell'esecutivo Otello Marilli, Jacopo Torrisi e Sonia Messina, il deputato nazionale Giuseppe Berretta, la consigliera della prima Municipalità Valentina Riolo, oltre simpatizzanti del partito e residenti della zona che hanno deciso di unirsi contro questa realtà. Da anni il Comune non dà più sostegno finanziario al Centro Midulla, al cui interno ci sono spazi grandi e ristrutturati di recente,da mesi tutto era lasciato alla buona volontà di associazioni che lo tenevano aperto la mattina per organizzare corsi di ginnastica per le signore, mentre i due dipendenti comunali che dovevano occuparsene non sapevano che fare a causa della totale mancanza di risorse. Negli ultimi sei mesi il centro rimaneva aperto solo pochi giorni a settimana fino a gennaio, quando la Direzione Decentramento ha deciso di chiudere definitivamente il Midulla. "Si tratta di un vero scempio", è la denuncia corale di tutto il partito e degli abitanti. Il Centro culturale Midulla, ristrutturato a fine anni '90 con fondi Urban, è dotato di spazi polifunzionali, biblioteca, palestra,locali per conferenze e una sala studio. In un quartiere senza strutture per bambini e ragazzi è inspiegabile che si tenga chiuso un luogo di aggregazione che, per l'amministrazione dovrebbe rappresentare una priorità. Ci vogliono fatti concreti e non solo parole,da parte dell'amministrazione, questo luogo deve tornare ad essere vissuto dai cittadini,come biblioteca e non solo: potrebbe essere un luogo ideale per le mamme,che anziché lasciare soli i propri figli mentre fanno la spesa o sono a lavoro potrebbero portarli in questo luogo. Ancora una volta si è costretti ad interrogarsi sul futuro di Catania a partire da luoghi che erano stati restituiti alla città e che invece sono stati abbandonati.
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