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Continua con l'aumento delle tasse il risanamento economico

Monti campione dell'antipolitica

C'è un progetto o si naviga a vista?

Il governo guidato da Mario Monti continua nella sua opera di risanamento delle finanze italiano aumentando e introducendo tasse ma altresì garantendo banche e partiti. Mentre questa azione procede devastando le esigue risorse degli italiani, i politici diventano sempre meno credibili e riscuotono l'insofferenza se non l'ostilità della gente. L'ultima trincea del consenso politico rappresentata dalla Lega è ormai crollata sotto i colpi delle spese folli (e probabilmente illegali) della famiglia Bossi. Sembra essere tornati al 1993 quando, allora per colpa di Tangentopoli, crollò un intero sistema. Quella volta fu tutto architettato e studiato a tavolino dagli ex comunisti prima e da Silvio Berlusconi dopo. Adesso Monti è consapevole di quanto sta accadendo oppure procede per necessità imposta dall'Europa? Ha creato molta inquietudine la sua frase "La crisi è finita". Si riferiva chiaramente a quella della finanza e delle banche, perché quelle delle imprese e del lavoro è ancora in piena esplosione. L'impressione è quella che si stia preparando un cambiamento epocale nella politica italiana che porti ad un nuovo assetto generale che dovrà durare a lungo. Voglia o non voglia Monti che, consapevole o inconsapevole, insieme ai suoi ministri deve svolgere il ruolo di liquidatore dell'attuale assetto. Le forze produttive italiane, a cominciare dalla Fiat di Sergio Marchionne per continuare con tutte le imprese che sono uscite fuori dalla Confindustria, chiedono ormai da tempo risposte, progetti, azioni. Ma chiedono le stesse cose anche i sindacati ed i lavoratori. Aiutare le imprese a crescere, significa creare nuovi posti di lavoro; significa aumentare il benessere di tutti, significa anche pagare meno tasse. Avere questa consapevolezza, almeno questa speranza, è importante per riuscire ad affrontare meglio le difficoltà che ancora non sono finite. In caso contrario sarebbe un'inutile, sfiancante e terribile fatica di Sisifo che ci porterebbe solo alla distruzione di tutto.

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