L'ecatombe delle imprese - Articolo - IlMercatinoSicilia.it

Home articoli

Approfondimenti

Attualità

Cronaca

Moda

Politica

Spettacolo

Sport


Nel 2011 sono state 601 le aziende siciliane chiuse per fallimento

L'ecatombe delle imprese

L'appello di Confindustria al Governo

Seicentouno imprese siciliane sono state costrette a chiudere i battenti per fallimento. Le cifre si riferiscono al 2001 e sono decisamente preoccupanti. Palermo si conferma "capoluogo" della crisi. Centonovantanove le aziende che hanno abbassato le saracinesche. Inoltre come sostiene il vice di Confindustria Sicilia Nino Salerno "se prima si registrava un ricambio: un'azienda chiudeva e un'altra apriva, adesso chiudono e basta. Per questo chiediamo attenzione sulle problematiche attinenti al credito e sulla ristrutturazione delle aziende". Solo all'apparenza in controtendenza il dato catanese. Nel 2001 c'è stato un incremento di nuove imprese (+1,3% rispetto all'anno precedente). Dati alla mano, però, si scopre che a fronte della nascita di 3241 nuove imprese, 5561 sono state chiuse. Quindici chiusure contro nove aperture al giorno, per l'esattezza. La morte delle aziende non è certo una novità nel nostro Paese. La situazione è, per altro, uniforme su tutto il territorio nazionale, si parla di ben 11.615 cessazioni di attività (una raccapricciante media di 32 al giorno) con gravi ripercussioni a livello occupazionale ed economico sul tessuto sociale. Un fenomeno che trova causa nella stretta creditizia e nel calo di domanda interna ma anche nei ritardi dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione. I suicidi di piccoli imprenditori e licenziati che purtroppo tengono banco, un giorno sì e l'altro pure, sui media nazionale sono testimonianza lampante della drammaticità della situazione nazionale. Aumentano le ore richieste per la cassa integrazione, chiudono le aziende: una carneficina sociale che merita attenzione e soluzioni. Confindustria Sicilia si rivolge direttamente al governo. "Chiediamo una riflessione su questo aspetto che porta al disastro economico assoluto delle nostre aziende. Oltre che chiedere alle banche una maggiore attenzione per le imprese, ci sembra opportuno chiedere al legislatore una riforma della legge fallimentare. A Palermo abbiamo dei dati allarmanti, e questo crediamo che sia anche causato dai ritardi notevoli sul pagamento dello Stato alle aziende. Tutto questo va riequilibrato e ripensato, anche in un periodo temporaneo".

di Roberta Fuschi. Pubblicato in Cronaca il 27/04/2012 Scarica il pdf


"Primarie" delle Idee per cambiare Catania

Pubblicato in Cronaca il 21/12/2012 Scarica il pdf


Fantapolitica

Pubblicato in Cronaca il 21/12/2012 Scarica il pdf


Organizzato da Antonio Presti e la Fondazione Fiumara d'Arte

Il Rito del Fuoco a Librino

di Desirèe Torre. Pubblicato in Cronaca il 21/12/2012 Scarica il pdf


Una realtà che smonta molti luoghi comuni sul tema

Rapporto Caritas sull'immigrazione

di Roberta Fuschi. Pubblicato in Cronaca il 21/12/2012 Scarica il pdf


Domenica 30 in piazza Ariosto per i piccoli malati

Una tela per la solidarietà

Pubblicato in Cronaca il 21/12/2012 Scarica il pdf


Il nuovo direttivo di Inbar Catania

Riunione tenutasi ad Aci Bonaccorsi, uno dei comuni più virtuosi d'Italia

Eletti i vertici catanesi di Bioarchiettura

Pubblicato in Cronaca il 21/12/2012 Scarica il pdf


Rosario Crocetta

Un bagno di folla ha salutato la giunta regionale

Crocetta a Librino

"Qui costruiremo un Polivalente"

di Roberta Fuschi. Pubblicato in Cronaca il 21/12/2012 Scarica il pdf


Appello dell'Enpa Catania ai sindaci: nessuno ha ancora risposto

"Proibite i botti di fine anno"

Pubblicato in Cronaca il 21/12/2012 Scarica il pdf


Manifestazione contro il femminicidio

Pubblicato in Cronaca il 21/12/2012 Scarica il pdf


I dati rilevati nel secondo trimestre del 2012 sono molto preoccupanti

Istat, mutui in caduta libera: -41,2%

di Antonino Calì. Pubblicato in Cronaca il 21/12/2012 Scarica il pdf



Cerca tra gli articoli