Nel silenzio totale e contro tutti i politici

Sardegna, passa il referendum anticasta

I 10 referendum della Sardegna, chiamati i "Referendum anti casta", sono passati. Alla fine della giornata di voto, solo domenica 8 maggio, alla chiusura delle urne il 35,5% dei cittadini aventi diritto al voto si era recato a votare superando la soglia del 33,3% che serviva per validare i referendum. Tra i 10 quesiti proposti ce ne erano 4 che chiedevano l'abrogazione delle province regionali di Medio Campidano, Carbonia-Iglesias, Ogliastra e Olbia-Tempio, e di quelle storiche di Sassari, Nuoro, Oristano e Cagliari. Oltre all'abolizione delle province si richiedeva in uno dei 10 quesiti il taglio delle indennità dei consiglieri regionali e la riduzione del numero degli stessi.I restanti quesiti, consultivi, chiedono parere ai cittadini sull'elezione diretta del Presidente della Regione attraverso elezioni primarie, una riscrittura dello statuto della regione, la riduzione dei consiglieri Regionali da 80 a 50 e tagli sui rimborsi di cancelleria. Dei 10 referendum sardi si è saputo poco nel resto dell'Italia, il quorum del terzo degli elettori è stato raggiunto. La soddisfazione dei comitati promotori è stata enorme, nonostante tutti gli esponenti politici avessero invitato i cittadini all'astensione. Chissà se questo tipo di referendum possa essere proposto anche in altre regioni a statuto speciale, in Sicilia ad esempio.