Caso "cenere lavica", un problema per la provincia di Catania

Un incontro si è tenuto nei giorni scorsi ad Acireale per discutere del complesso caso "cenere lavica", che vede messe di fronte, da qualche mese, centinaia di aziende e l'Agenzia delle Entrate di Catania. Obiettivo dell'Agenzia, verificare se questi abbiano o no corrisposto le imposte sulle quote di contributi appunto non pagate grazie alle agevolazioni dello Stato per i danni causati dalle emissioni.
Per il direttore generale del Credito Siciliano, Saverio Continella,la questione, si pone soprattutto in termini di "certezza del diritto",un valore fondamentale della democrazia. Perché un sistema economico-produttivo, per poter crescere e prosperare,deve riuscire a pianificare la propria attività su basi normativamente solide, senza ricadute pesanti sulle decisioni di investimento e sulla stessa sopravvivenza delle aziende. Antonio Pogliese, l'esperto commercialista che ha sollevato il caso, ha evidenziato l'importanza, sulla vicenda cenere lavica è divenuta un problema per il recupero della legalità e della piena fiducia nello Stato nel nostro territorio ed ha chiesto ai deputati presenti un necessario approfondimento della legislazione sui fatti.
Il deputato del Pd alla Camera Giuseppe Berretta, ha sottolineato, che questo scontro interpretativo finisca con il tradursi in una valanga di contenziosi che inevitabilmente finirebbero nel periodo con il vedere soccombente in tribunale l'amministrazione pubblica,prima d'avere devastato il tessuto produttivo dell'hinterland catanese.
Nei giorni scorsi da Basilio Catanoso era stata posta un interpellanza,un deputato Pdl alla Camera che ha avuto risposta negativa. Anche all'Assemblea Regionale Siciliana è stata presentata una interrogazione sul caso cenere lavica.

di Desirée Torre. Pubblicato in Cronaca il 01/06/2012 Scarica il pdf