Il pomodoro con la coppola - Articolo - IlMercatinoSicilia.it

Home articoli

Approfondimenti

Attualità

Cronaca

Moda

Politica

Spettacolo

Sport


Il "pomodorino di Pachino" accusato di essere mafioso

Il pomodoro con la coppola

Protestano tutti e alla fine c'è il chiarimento

Finalmente possiamo cuocere un mafioso e mangiarlo pure, senza essere arrestati o accusati di cannibalismo. Perché non stiamo parlando di persone ma di pomodori. La questione l'ha involontariamente sollevata Maurizio Costanzo che, a ben ragione, ha dei conti in sospeso con la mafia visto che qualche anno fa ha tentato di farlo saltare in aria. Nel corso della sua trasmissione "Bontà loro", che va in onda più o meno all'ora di pranzo su Rai 1, Alessandro Dipietro, esperto alimentare, ha invitato i consumatori a non acquistare il pomodorino di Pachino per "per contrastare le infiltrazioni mafiose che porterebbero il consumatore a pagare 11 volte in più il pomodoro di Pachino".
Affermazione che è stata corretta nella puntata dell'8 febbraio quando lo stesso Dipietro ha chiarito che non si trattava del pomodoro di Pachino Igp mentre il procuratore Pietro Grasso aveva parlato della filiera di distribuzione del "ciliegino".
La polemica, però, era già scoppiata in maniera violenta. Dai ministri Prestigiacomo e Galan, dal presidente Lombardo, ai produttori del Consorzio di Tutela, ai siciliani in generale, c'è stata un'insurrezione generale contro Dipietro, Costanzo, Bontà loro e la Rai. Tutto chiarito? Certamente. Ma resta la perplessità sollevata da come sia semplice in televisione generalizzare e quindi dare al grande pubblico messaggi fuorvianti. Infatti è come se si fosse detto, senza dirlo, che tutti i coltivatori del ragusano sono mafiosi. Siamo certi che Dipietro non avesse quell'intenzione ma il messaggio poteva essere recepito in questo modo. Attenzione quindi. Adesso che tutto, forse, è stato chiarito può anche essere che il vero "Pachino" Igp possa avere anche dei benefici commerciali visto che è stato acclarato: uno, che in fondo non costa tantissimo; due, che la sua produzione e commercializzazione sono talmente controllate da metterlo al di sopra di ogni sospetto di mafiosità. A questo punto, dobbiamo rassegnarci a non potere cucinare, pelare e divorare un mafioso anche se sotto forma di pomodorino. La cosa più importante in fondo è vederlo in manette come, per fortuna, ultimamente sta capitando abbastanza spesso? scusate non il pomodorino ma il mafioso in carne e ossa.

di Giovanni Iozzia. Pubblicato in Cronaca il 11/02/2011 Scarica il pdf


Arrivano i contributi per gli artigiani

Pubblicato in Cronaca il 25/02/2011 Scarica il pdf


Il giornalista Carlo Lo Re racconta due storie di "buon governo"

Quando Catania era governata bene

Musumeci e Bianco: lezioni di amministrazione

Pubblicato in Cronaca il 18/02/2011 Scarica il pdf


Sindaci siciliani: ultimi della classe

Pubblicato in Cronaca il 18/02/2011 Scarica il pdf


Le centraline di controllo, però, non funzionano tutte bene

Buona la qualità dell'aria a Catania

Bassa la concentrazione di poveri sottili

di Melania Tanteri. Pubblicato in Cronaca il 18/02/2011 Scarica il pdf


Anche a Catania in piazza per la dignità delle donne

Pubblicato in Cronaca il 18/02/2011 Scarica il pdf


Aumenta la bolletta per colpa delle energie rinnovabili

di Antonio Borzì. Pubblicato in Cronaca il 18/02/2011 Scarica il pdf


La classifica del Sole 24 Ore ha messo i sindaci di Catania, Messina e Palermo agli ultimi posti. Più giù solo quello di Napoli

Io sindaco cosa penso di questa brutta posizione

di Maria Luisa Sisinna. Pubblicato in Cronaca il 18/02/2011 Scarica il pdf


L'assessore regionale Tranchida non l'ha inserita nel decreto appena firmato

Aci Castello esclusa dall'elenco dei comuni a valenza turistica

Pubblicato in Cronaca il 18/02/2011 Scarica il pdf


Lo ha deciso Berlusconi: a Mineo un centro di raccolta per gli immigrati clandestini

Pubblicato in Cronaca il 18/02/2011 Scarica il pdf



Cerca tra gli articoli