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Una tre giorni finalizzata a rafforzare il legame tra donne imprenditrici
Buon risultato del "Forum Plus"
Anna Finocchiaro
Una tre giorni finalizzata a rafforzare il legame tra donne imprenditrici. Il "Forum Plus" anche quest'anno ha registrato un buon risultato. Sede dell'evento: la Camera di Commercio di Catania. "Quello che vogliamo - ha detto il segretario generale della Camera di Commercio di Catania Alfio Pagliaro - è creare una relazione tra popoli diversi ma vicini al tempo stesso rappresentati sia da donne provenienti da paesi democratici, e quindi destinatarie di opportunità, come anche da donne che lottano ogni giorno per conquistare la libertà".
Un'esperienza da socializzare, tenuto conto del progressivo sviluppo dell'internazionalizzazione delle imprese che si è tenuta durante una momento dell'evento, "L'agorà" al quale hanno preso parte più di ottanta imprese femminili provenienti da vari paesi del Mediterraneo. Tra i settori di riferimento soprattutto le attività legate al turismo. E poi l'immancabile punto sulla condizione femminile affrontato durante la tavola rotonda moderata da Emma Bonino, vice presidente del Senato e fondatrice di "Non c'è pace senza giustizia" (organizzazione no profit che ha organizzato l'incontro). Potere e democrazia questi i pilastri individuati da Bonino come base di partenza per affrontare il tema della "libertà e dello sviluppo": "Esiste un potenziale al femminile che viene pochissimo valorizzato sia in Italia, sia in questi Paesi del Mediterraneo, e penso anche che il potenziale femminile nel settore del turismo sia un volano importante, da perseguire. Questo è il secondo anno di Forum plus, abbiamo fatto prima Torino, oggi Catania, ma abbiamo anche ricevuto degli inviti per recarci in riunione organizzate negli altri Paesi arabi. Penso che sia un progetto da continuare; iniziative come queste non sono risolutive per i problemi della Sicilia ma è un granello in più per lo sviluppo del Paese".
Anna Finocchiaro individua un altro nodo cardine: il lavoro: "L'esclusione delle donne dal mondo del lavoro è un aspetto prioritario. Le ragazze siciliane pagano questo prezzo molto di più rispetto ad altre zone, a dispetto della loro preparazione, della loro qualificazione, sono costretti ad accettare lavori fortemente dequalificanti. Lo dicono i dati Svimez, ma è un livello poco osservato dall'opinione pubblica e dai media".
Fondamentali anche i contributi di importanti donne del mondo arabo: Yesim Arat, docente di scienze politiche e relazioni internazionali (Turchia), Najat Dau membro del board di The Voice of Libyan women (Libia), la scrittrice Jamila Hassoune (Marocco), Moushira Mahmoud Khattab, ex ministro per la famiglia e la popolazione (Egitto). Cultura e autodeterminazione, questa la ricetta delle donne che dopo la "Primavera araba" non hanno certo intenzione di rintanarsi in casa.
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