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Scongiurato il dissesto ma nonostante quel che dice l'amministrazione la situazione resta critica

Catania, continuano le difficoltà economiche

Umberto Scapagnini e Raffaele Stancanelli
Umberto Scapagnini e Raffaele Stancanelli

Il comune di Catania è in difficoltà economiche. Il dissesto è stato scongiurato appena in tempo ma la situazione resta gravissima. Nonostante per quattro anni l'attuale sindaco abbia sempre detto che si stavano facendo grandi sforzi per risanare e che questo risanamento finalmente era stato raggiunto, la realtà dice cose diverse. L'assessore al Bilancio Roberto Bonaccorsi ha spiegato che "Si è verificata una situazione di squilibrio strutturale dovuta a elementi non imputabili all'attuale gestione che ha reso necessario il ricorso ad una procedura straordinaria prevista dal legislatore, per consentire, in un arco temporale (10 anni) compatibile con le effettive risorse degli enti locali, di contrastare le patologie ereditate dalle pregresse gestioni". Cioè dalla stessa maggioranza Pdl-Mpa guidata da Umberto Scapagnini, attuale deputato nazionale del Pdl mentre Stancanelli sempre per il Pdl era senatore. Esattamente come Berlusconi con l'Imu di Monti che è stata votata dal partito di maggioranza in Parlamento: il suo, sempre il Pdl. L'assessore ha poi aggiunto: "L'iniziativa intrapresa comporterà un ulteriore sacrificio ai cittadini poiché il legislatore ha chiesto per aderire al fondo di rotazione la previsione di aliquote e tariffe nella misura massima consentita ma è altrettanto vero che l'ipotesi funesta di un dissesto è stata scongiurata". Tutto risolto? Sembra proprio di no. "Con questo provvedimento si allunga il brodo rimandando il problema del dissesto - ha detto Saro D'agata, capogruppo del Partito Democratico -. Purtroppo il dissesto è conclamato e questa delibera rappresenta il vostro fallimento amministrativo". E Puccio la Rosa, vicepresidente vicario del consiglio, ha aggiunto: "Sono rimaste le pietre, quelle che probabilmente i catanesi vorrebbero lanciare all'amministrazione per come ha ridotto la città". L'amministrazione ha adesso meno di 45 giorni di tempo per decidere il piano di risanamento da mandare al Consiglio comunale che a sua volta avrà 15 giorni per approvarlo. L'adesione al fondo di rotazione permette di bloccare le procedure esecutive dei creditori ma fino all'approvazione definitiva, il rischio dissesto rimane. Intanto lunedì 17 dicembre i catanesi dovranno pagare l'Imu con l'aliquota più alta d'Italia.

di Mat. Pubblicato in Cronaca il 14/12/2012 Scarica il pdf


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