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Il "Decreto Semplificazione" riduce la burocrazia ma scontenta gli ambientalisti

Edificazione in aree protette, arriva il silenzio assenso

A deciderlo è il secondo "Decreto Semplificazioni", approvato alcuni giorni fa dal Consiglio dei Ministri, con lo scopo di semplificare e ridurre la burocrazia tra amministrazioni e cittadini. Il disegno di legge sulle "Semplificazioni" contiene nuove norme sulle autorizzazioni a costruire in aree soggette a vincoli. Il pacchetto di misure per alleggerire il peso della burocrazia che grava sulla produttività, si riducono anche i tempi delle autorizzazioni paesaggistiche. "Chi tace acconsente" è un progetto che per nascere ha bisogno di una valutazione di impatto ambientale e deve essere valutato dalle Amministrazioni competenti entro 45 giorni e non oltre.
Gli ambientalisti hanno espresso la propria contrarietà sull'eliminazione del silenzio rifiuto della pubblica amministrazione per il rilascio del permesso di costruire immobili presenti in zone sottoposte a vincolo
"Dopo l'ok del Consiglio dei Ministri al ddl "Semplificazioni bis" - sostengono gli ambientalisti -, considerati i tagli fatti in questi anni e lo stato di abbandono e di disorganizzazione organico in cui versano tante Soprintendenze e la Pubblica Amministrazione, potrebbero svilupparsi cementificazioni selvagge. Gli Enti preposte alla tutela del vincolo nella stragrande maggioranza dei casi non saranno in grado di rispondere alle richieste nei tempi previsti, facendo scattare la normativa sul silenzio assenso, e fanno appello al Ministero dei Beni Culturali e Regioni per completare le regole di tutela con l'approvazione dei piani paesaggistici, e poi si potrà parlare di semplificazione".
"Burocrazia, quindi, diamoci un taglio - dice qualcuno meno ambientalista - la semplificazione amministrativa e la riduzione degli oneri sono fattori chiave per liberare risorse e dare un nuovo impulso alla produttività e alla competitività delle imprese creando economia e lavoro".

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