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Fiato sospeso fino alla mezzanotte di Pago Pago
È oggi la fine del mondo ma non è ancora arrivata
Se state leggendo questo giornale è buon segno: vuol dire che la fine del mondo non è ancora arrivata. Meglio, però essere prudente. Un indovino di nome Spurinna aveva profetizzato a Giulio Cesare grandi sciagure per le idi di marzo. Cesare, che non era molto superstizioso, giunto in Senato secondo lo storico Plutarco disse ridendo all'indovino: "Le idi di marzo sono arrivate". E Purinna rispose soavemente: "Sì; ma non sono ancora passate". Quindi se consideriamo che la fine del mondo, secondo i buontemponi che hanno interpretato la profezia dei Maya, potrebbe giungere entro la mezzanotte di oggi. E considerata che l'ultima mezzanotte del mondo del 21 dicembre 2012 sarà dalle parti dell'isola di Pago Pago, in pieno oceano pacifico, quando qui sarà mezzogiorno di domani, sabato 22 dicembre, fino a quell'ora c'è ancora qualche rischio da correre. Un brutto presagio, poi, quel nome Pago Pago che ci ricorda da vicino l'apocalisse in Italia rappresentata dal Governo Monti. Non possiamo consigliare di non pagare le tasse primo perché sarebbe reato, secondo perché l'Imu l'abbiamo già pagata lunedì scorso. Attendere fino al pomeriggio di domani per fare i regali, questo si. Almeno ci godremmo un po' di più il poco denaro che attualmente si trova nelle nostre tasche.
Ma non è la prima volta che si profetizza la fine del mondo che sarebbe dovuta accadere tantissime altre volte: nel 992 (Bernardo di Turingia), il 31 dicembre 999 (vangeli apocrifi), nel settembre 1186 (Giovanni di Toledo), il 20 febbraio 1524 (Johann Stàffler e Jakob Pflaumen), nel 1532 secondo il vescovo viennese Frederick Nausea, il 3 ottobre 1533 alle 8 secondo (Stifelius), nel 1537 (Pierre Turrel che la anche per il 1544, il 1801 e il 1814), nel 1584 (Cipriano Leowitz), nel 1588 (Regiomontanus), nel 1648 (Sabbati Zevi), nel 1654 (Helisaeus Roeslin), nel 1665 (Solomon Eccles), nel 1704 (Nicholas de Cusa), il 19 maggio 1719 (Jacques Bernoulli), nel 1732 (interpreti di Nostradamus), nel 1757 (Emanuel Swedenborg), nel 1774 (Joanna Southcott), il 5 aprile 1761 (William Bell), il 14 ottobre 1820 (John Turner), nel 1836 (John Wesley), il 22 ottobre 1844 (William Miller), il 1914 (testimoni di Geova che poi la fissarono nel 1918 e nel 1925), nel 1947 (John Ballou Newbrough), nel 1967 (Sun Myung Moon), nel 1975 (Testimoni di Geova e Herbert W. Armstrong), nel 1977 (John Wroe), nel 1980 (antico presagio astrologico arabo), nel 1999 (interpreti di Nostradamus).
Dopo di oggi, se la scampiamo, la fine del mondo arriverà il 13 aprile 2036, giorno di Pasqua; nel 2038 sempre per Nostradamus, nel 2060 secondo Isaac Newton, nel 2240... forse. In ogni caso, saremo tutti coinvolti e quindi... mal comune, mezzo gaudio.
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