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Lotta serrata in vista del voto del prossimo febbraio
Elezioni: i politici lottano per la sopravvivenza
Oscar Giannino, uno dei candidati premier per le elezioni dei prossimi 24 e 25 febbraio, si è incatenato l’altra sera nella trasmissione di Bruno Vespa, Porta a Porta, su Rai Uno, per protestare contro l’eccessiva pressione fiscale. Un gesto simbolico ma eclatante se si considera fatto da una persona seria e compita come si è sempre dimostrato in tutti questi anni il noto giornalista economico. Questo episodio fa comprendere come sia alta la tensione in queste elezioni politiche. Il Paese si trova infatti ad un bivio importantissimo che non è solo quello economico ma che riguarda anche la sopravvivenza degli schieramenti politici. Accadde più o meno la stessa cosa tra il 1992 e il 1994 quando Tangentopoli mutò il quadro istituzionale italiano. Allora, però, DC e PSI non erano in grado di difendersi travolti dagli scandali e da mille, incontrollabili pressioni, e alle politiche del 1994 non arrivarono neppure: i socialisti spariti, i democristiani con la quasi fallimentare etichetta del PPI. Il risultato fu che iniziò la Seconda Repubblica, causa di tutti i disastri che hanno portato l’Italia all’attuale difficilissima situazione.
Adesso, invece, non ci sta nessuno a perdere e da Bersani a Berlusconi, da Monti a Maroni, da Grillo a Ingroia, stanno interpretando questa campagna elettorale come “l’ultima spiaggia”, letteralmente “vivere o morire”. La Terza Repubblica bussa ormai alle porte con il chiaro messaggio che tutto cambierà. Saranno a rischio i vincitori, figurarsi quelli che perderanno. Tutto questo agitarsi, purtroppo, il più delle volte non è connesso alla voglia di fare qualcosa per qualcuno, nella fattispecie per gli italiani, ma è semplicemente legato allo spirito di sopravvivenza. Lo pensarono qualche migliaia di anni fa anche le tigri dai denti a sciabola alla fine del Pleistocene, per il bene dell’umanità, si estinsero ugualmente
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