Home articoli
Approfondimenti
Attualità
Cronaca
Moda
Politica
Spettacolo
Sport
In Tunisia la manodopera costa meno e così 5.000 operatori vengono messi in mezzo a una strada
Call center, a rischio i posti di lavoro
La delocalizzazione, cioè il volto disumano della globalizzazione, miete nuove vittime. Questa volta a cadere sotto i colpi della concorrenza selvaggia sono i lavoratori dei call center catanesi. Circa cinquemila i posti a rischio. Lo ha denunciato la Cgil che ha reso noto come già settecento contratti a progetto siano stati già rescissi a danno dei lavoratori della provincia etnea. All’origine del problema c’è la scelta da parte delle grandi committenti (Tim, Wind, Enel, Sky) di delocalizzare i loro servizi in zone, come Tunisia e Romania, dove la forza lavoro costa meno. Un euro l’ora contro i cinque (già poca cosa) pagati ai lavoratori italiani. Una scelta che ha ricadute sul servizio offerto ma anche sulla privacy degli utenti. Infatti, il trattamento dei dati sensibili, regolato da specifiche leggi nazionali ed europee, potrebbe non venire controllato. Un rischio per i cittadini. Per questo la Cgil, che già in passato aveva denunciato la vicenda alle istituzioni nazionali di competenza ma senza risposte concrete, ha promosso un sit-in di protesta e ha ottenuto un incontro con il Prefetto di Catania. Le questioni portate sul tavolo dell’incontro le ha spiegate così Giovanni Pistorio, segretario confederale della Cgil. “Abbiamo chiesto esplicitamente al Prefetto di intervenire presso il Ministero dell’Interno e presso il Ministero delle Attività Produttive affinché vengano inseriti nuovi vincoli sulle concessioni governative basandosi anche sul rispetto dei dati sensibili dei cittadini italiani trattati all’estero. Dati che dovranno essere gestiti con tutte le cautele previste dalla disciplina italiana”. La Cgil, inoltre, ha chiesto, oltre allo “sblocco delle gare d’appalto congelate e indette dagli Enti pubblici”, di “intervenire presso le committenti affinché, a parità di condizioni contrattuali e assicurati i parametri di qualità, vengano quantomeno riconfermati i volumi di traffico assegnati nel 2012 per non perdere posti di lavoro”.
di Roberta Fuschi. Pubblicato in Cronaca il 08/02/2013 Scarica il pdf
La prossima riunione dell'unità di crisi è prevista alle ore 16
Fontanarossa ancora chiuso fino alle 18
Da oggi pomeriggio Comiso potrà fare da appoggio allo scalo etneo
di Map. Pubblicato in Cronaca il 16/12/2013
L'attività stromboliana del vulcano e la cenere ne hanno imposto la chiusura
Fontanarossa resta chiuso fino a domani mattina
Comiso riaperto ma dopo il decollo di due voli per Roma verrà chiuso
di Map. Pubblicato in Cronaca il 16/12/2013
File lunghissime nel raccordo in direzione Catania
Bloccato viale Mediterraneo
di Map. Pubblicato in Cronaca il 13/12/2013
Le parole dell’ass. regionale ai Trasporti
Bartolotta: “Il declassamento non è definitivo”
di Monica Adorno. Pubblicato in Cronaca il 13/12/2013 Scarica il pdf
Stretta di mano storica dopo cinquant’anni di inimicizia tra Obama e Castro
Usa e Cuba insieme in nome di Mandela
Pubblicato in Cronaca il 13/12/2013 Scarica il pdfForconi e poliziotti fraternizzano nelle piazze
Sotto il casco generali o poliziotti?
di Mat. Pubblicato in Cronaca il 13/12/2013 Scarica il pdf
Tra Consulta e primarie la politica italiana è sconvolta
Casca il Porcellum casca tutto?
di Giovanni Iozzia. Pubblicato in Cronaca il 13/12/2013 Scarica il pdf
Catania dichiara guerra al gioco d’azzardo
Pubblicato in Cronaca il 13/12/2013 Scarica il pdfAeroporto, grande mobilitazione della città e di tutto il mondo politico per recuperare il declassamento e tornare in serie A
Bianco: «Fontanarossa deve tornare nel Ten-T europeo»
Pubblicato in Cronaca il 13/12/2013 Scarica il pdfRicco il calendario: 27 concerti, 19 spettacoli, 8 film, 9 mostre, 15 laboratori e 18 presepi allestiti in città
Il Comune presenta “Catania è Natale”
Preannunciato un grande evento a sorpresa per la notte di Capodanno
Pubblicato in Cronaca il 13/12/2013 Scarica il pdfCerca tra gli articoli