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Il Movimento 5 Stelle è il primo partito della città. In fermento i candidati dei partiti tradizionali
I grillini insedieranno Palazzo degli Elefanti?
Si prevedono grandi novità per le amministrative di fine maggio
Il neo deputato del Movimento 5 Stelle Giulia Grillo
Giulia Grillo, prima della lista del Movimento 5 Stelle in Sicilia Orientale e neo deputata, catanese, è chiarissima: «Avremo anche noi un candidato a sindaco». Dall’alto del suo 31,9% alla Camera, pari a quasi 48.000 elettori, i grillini possono realmente rivendicare quella carica. Il Pd, infatti, si è fermato al 15,1% e il Pdl ha raggiunto solo il 31,1%. Mpa (insieme a Grande Sud) e Fratelli d’Italia, lo schieramento di cui fa parte il sindaco uscente Raffaele Stancanelli, si sono fermati molto ma molto più in basso, rispettivamente al 2,8% e al 2%.
Il Movimento 5 Stelle è dunque il primo partito della città. Sembrano essere passati anni luce quando i partiti in cima alla classifica furono “Con Bianco per Catania” nel 1997 con oltre il 27% e dal 2000 in poi prima Forza Italia e poi il Pdl con percentuali del 50%. Per di più il Pd deve dividere quel suo 15%, con gli alleati (se saranno tutti insieme) 17,4%, con i tre attuali candidati: Enzo Bianco, Giuseppe Berretta e Marisa Acagnino. Se quest’ultima, indicata dal Megafono di Rosario Crocetta, dovesse candidarsi farebbe probabilmente le primarie con Berretta; cosa che non intende assolutamente fare Bianco. In questa competizione potrebbe inserirsi Maurizio Caserta che potrebbe “rubare” voti ai grillini e prendere quelli di Scelta Civica con Monti ancora indecisi se sostenere lui o Bianco oppure presentare un loro candidato autonomo. Restano le candidature di Stancanelli con Fratelli d’Italia, che probabilmente avrà l’appoggio del Mpa, e di Ida Nicotra con il Pdl. La professoressa di Diritto Costituzionale era all’ottavo posto ed ora è la seconda dei non eletti alla Camera dopo l’ex sindaco di Belpasso Alfio Papale.
Ridimensionate le ambizioni dell’Udc dopo la “scoppola” subita a tutti i livelli che potrebbe essere costretto a rinunciare alla corsa per la presidenza della Provincia. Di questo ente si è finora parlato poco perché si parlava con insistenza della sua abolizione ma nei giorni scorsi l'assessore alle Autonomie locali della Regione siciliana, Patrizia Valenti, ha comunicato che sarà di fatto impossibile mettere in atto una riforma organica prima della amministrative di fine maggio. Le forze politiche ne prendano atto e si organizzino per conquistare anche queste poltrone.
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