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Il presidente Crocetta ha sconvolto la Regione
È partita la nuova rivoluzione siciliana
Rosario Crocetta
“All’Ovest niente di nuovo” è il titolo di un film del 1930 tratto dal libro “Niente di nuovo sul fronte occidentale” scritto nel 1929 da Erich Maria Remarque, nel quale si raccontano le vicende di un soldato tedesco nell’immobile guerra di trincea. A Palermo, invece, in questi ultimi mesi è successo di tutto e tutto quello che è successo è assolutamente nuovo. Merito del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che non si è fermato un attimo prima nell’annientare l’occupazione “militare” messa in atto da suo predecessore e poi nello stravolgere un sistema collaudato da decenni. Era dal 1848 che non si vedeva qualcosa di simile e di talmente rivoluzionario. Già si è fatto tantissimo ma non è ancora finito tanto che l’assessore Nelli Scilabra ha avuto occasione di dire con tutta tranquillità: «Un terremoto nella formazione? Siamo solo all’inizio». E terremoti ce ne sono stati non solo nella formazione. Gli uffici di diversi assessorati sono stati rivoltati, le province cancellate, due assessori (e che assessori dal punto di vista della notorietà) sono stati mandati a casa senza colpo ferire, gli enti inutili sono stati cancellati. Crocetta che partiva da una posizione debole all’Ars adesso dispone di una maggioranza abbastanza solida e anche i grillini, che ogni tanto per farsi udire dicono cose che litigano con la realtà, sono costretti a seguirlo. Erano anni, da quell’ottobre del 1985 quando il Capo del Governo italiano, Bettino Craxi, si oppose al Presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan, un politico italiano non soccombe nei confronti degli americani. Crocetta infatti sembra averla spuntata sul Muos. Mentre erano in tanti a strepitare inutilmente, il Presidente della Regione, leggi alla mano, con coraggio e decisione, ha revocato la concessione per l’installazione delle antenne americane nei pressi di Niscemi. La manifestazione, con intenti “bellicosi”, convocata per sabato 30 marzo si è dovuta trasformare in una festa e forse qualcuno è rimasto un tantino deluso. Ovviamente siamo solo all’inizio. Rosario Crocetta è stato eletto appena 5 mesi fa e ancora le grosse grane devono arrivare. Ma la partenza è stata buona. E dire che abbiamo un presidente comunista, gay e cattolico… che sia questa la sua vera forza?
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