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Da ora fino alle elezioni solo "atti improrogabili e urgenti"

Il Consiglio approva Pua e Pgtu, manca il Prg

Il presidente del Consigio Comunale Marco Consoli
Il presidente del Consigio Comunale Marco Consoli

Il consiglio comunale di Catania ha concluso la propria attività. Siamo entrati già nel periodo relativo ai 45 giorni precedenti alle elezioni in cui, per legge, si potranno affrontare solo "atti improrogabili ed urgenti". Un consuntivo, quello del civico consesso etneo che, al i là dell'impegno dell'ottimo presidente Marco Consoli, ha mostrato più ombre che luci. Colpa di una maggioranza sfilacciata e di un'amministrazione che non ha saputo assolutamente tenere in mano le fila di un percorso di governo serio, credibile e coerente. Il tanto declamato Piano Regolatore Generale è rimasto così il solito "libro dei sogni" e altro tempo verrà aggiunto agli oltre 40 anni di attesa. Sarà il prossimo Consiglio ad affrontare la spinosa e annosa vicenda dopo che la nuova amministrazione, come hanno indicato Regione e uffici comunali, avrà rivisto e riproposto il Vas (Valutazione Ambientale Strategica).
Prima dello scioglimento il Consiglio è però riuscito a raggiungere due importanti obiettivi. Il primo, indiscutibilmente positivo, l'approvazione del Pua, cioè il grande piano di sviluppo della Plaia con il quale si dovrà rilanciare tutta l'area sud della città con infrastrutture turistiche, ricettive e ricreative. Un investimento da parte di privati di circa 800 milioni di euro che prevede oltre 1.000 nuovi posti di lavoro per la sua realizzazione (circa 2 anni di lavori) e oltre 700 stabili a pieno regime di attività.
L'altro risultato ottenuto sul "filo di lana", ma sul quale sarà poi necessaria un'importante verifica, è stata l'approvazione del Piano Generale del Traffico Urbano, un altro strumento che a Catania mancava ormai da troppo tempo. La legge che lo prevedeva fu varata circa 20 anni fa e da allora a Catania non si è mai provveduto ad agire secondo i suoi dettami. Ovviamente, nonostante l'approvazione, un Piano di tale portata dovrà necessariamente affrontare la prova dei fatti. Vedremo cosa accadrà nella sua reale applicazione, se sarà adeguato alle esigenze della città oppure nuova amministrazione e nuovo Consiglio dovranno apportare dei correttivi.

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