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Da domani chiuderanno tutti i punti vendita presenti nell’aeroporto catanese. E quello sulla A18?
Autogrill lascia Fontanarossa
Sac SpA intende indire una gara per il nuovo appalto ma intanto ne nomina una in supplenza
L'aeroporto di Fontanarossa
Catania - «Ci è pervenuta ieri sera 29 aprile a mezzo posta elettronica comunicazione, da parte del sig. Antonello Cosmai MACH2 PRESS, della chiusura definitiva dei punti vendita Autogrill poste all’interno dell’aeroporto Fontanarossa».
Ma cos’è che sta chiudendo? L’edicola? Il bar? O anche tutto ciò che al punto vendita è correlato? Strano a dirsi e anche a pensarsi ma stanno chiudendo tutti i punti vendita Autogrill che si trovano dentro Fontanarossa. Quindi tutto: il bar e l’edicola che si trovano al piano rialzato sopra i check in delle partenze, quello al piano meno uno in corrispondenza degli arrivi e persino quello interno nell’area di sicurezza per gli imbarchi. Il motivo pare che sia solo uno: i punti vendita Autogrill sono in perdita e la società non è disposta a perdere ancora di più. Fatto che sembra dimostrato dalla condizione di precarietà o apertura a metà di alcuni dei punti vendita che si trovano lungo le autostrade italiane.
La chiusura comprenderà anche il punto vendita che si trova sulla A18 subito dopo l’uscita di Acireale in direzione Catania? Ancora non è dato saperlo, la notizia è grossa e anche i diretti interessati sembrano saperne poco.
Un diretto interessato è senza dubbio Sac SpA, nella persona del suo amministratore delegato, ing. Gaetano Mancini che al momento preferisce evitare dichiarazioni ufficiali. La notizia è arrivata all’improvviso anche per loro. Gestire uno scalo senza poter garantire il servizio ristoro e soprattutto la vendita di libri e giornali non è bel bigliettino da visita. E lo è ancora di più per uno scalo come quello catanese che è il più importante del meridione per traffico di passeggeri ancorché sottomesso a un declassamento a nostro parere immeritato che lo pone in secondo piano rispetto non solo allo scalo palermitano ma persino di quello trapanese.
Anche se restia a una dichiarazione ufficiale, Sac ha ammesso di essersi già messa in moto per trovare una soluzione. Una gara è il mezzo che utilizzerà per sostituire il famoso marchio italiano della ristorazione nei punti nevralgici della viabilità, ma una gara richiede tempo e burocrazia. Ecco perché da qui a pochi giorni hanno intenzione di affidare i punti vendita a una società che subentri da “domani” alla fine dell’espletamento di assegnazione. Era stata individuata una società ma aveva solo la licenza di vendita di bevande e non anche quella di somministrazione. La palla passa quindi alla seconda in classifica. Di nomi neanche a parlarne ancora, ma di certo ci vorrà qualche giorno per smontare le strutture di Autogrill e montare quelle di chi entrerà al suo posto anche se per poco.
Nel frattempo ci chiediamo che fine faranno i lavoratori impiegati fino a stamattina?
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