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Intervista a Erminio Costanzo, primario della Neurologia del Cannizzaro

Cosa fare in caso di ictus

La Stroke unit: uno strumento prezioso

L'Unità Specialistica di Neurologia (Stroke-Unit) dell'Ospedale Cannizzaro di Catania, è attiva da due anni ed è rivolta ai malati con una cerebro vascolopatia e che presentano un ictus ischemico, emorragico ed embolico.
Abbiamo chiesto a Erminio Costanzo, Direttore e Primario dell'Unità di Neurologia, di spiegare ai "non addetti ai lavori" le caratteristiche di questa struttura sanitaria che riduce la possibilità di morire o di restare disabili in caso di ictus.
"Il caso più eclatante di una persona colpita da ictus e salvata, non solo dalla morte ma anche nell'integrità fisica, è quello dell'attrice Sharon Stone - spiega subito Costanzo- che è stata immediatamente soccorsa in una struttura adeguata essendo gli Stati Uniti all'avanguardia in questo settore. Altri, purtroppo in Italia, cito ad esempio Domenico Modugno e Alberto Castagna, hanno invece subito danni permanenti perché non sono stati adeguatamente e prontamente soccorsi. Adesso, finalmente, a Catania siamo attrezzati".
Dottor Costanzo, il personale medico è adeguatamente preparato e addestrato per queste nuove tecniche?
"Sicuramente si:le cerebro vascolopatie e di conseguenza l'ictus cerebrale sono patologie estremamente frequenti e i neurologi che al momento lavorano all'interno della"stroke" hanno seguito corsi specializzati e sono addestrati a l'iter patologico del malato".
Come si interviene?
"Un soggetto che presenta un ictus cerebrale viene ospedalizzato nel momento in cui ci si accorge che ha un difetto della parola, un deficit nella prensione; se il neurologo ritiene opportuno, ricovererà il paziente all'interno della "stroke unit", verrà eseguita una trombo lisi (viene sciolto il coagulo che ha impedito la circolazione del sangue nella struttura cerebrale), terapia che viene eseguita solo in centri specializzati comprendenti neurochirurgia, neuroradiologia, cardiologia; vengono effettuati esami ematochimici e i malati non devono esser stati colpiti da ictus nei mesi precedenti e non devono essere cardiopatici gravi. Fondamentale è lariabilitazione neuromotoria o logopedia".
Come varia l'immagine sociologica del "self" del paziente prima e dopo la fase riabilitativa?
"Riabilitazione significa diagnosi in itinere perché consiste di numerosi passi e non si può stabilire a priori come evolverà il recupero che dipenderà dall'entità dell'ictus stesso: se viene colpito il lato destro come incidente cerebrovascolare (che corrisponde all'emilato sinistro) il malato riuscirà a parlare,mentre in modo inverso, cioè se viene colpito il lato sinistro, il paziente - se è destrimane - svilupperà un deficit nell'espressione e a livello sensoriale, cioè non potrà capire ciò che gli viene detto".
"I tagli della manovra finanziaria hanno danneggiato la Sanità Pubblica: si è verificato un " risagomare" delle necessità della Sanità allentando l'impegno su alcune patologie e cercando di curarle ambulatorialmente, riducendo i posti letto; ciò non è semplice perché culturalmente il paziente preferisce l'ambiente sicuro ed efficiente dell'Ospedale".
Leggendo la Costituzione degli Stati Uniti d'America ci accorgiamo che il diritto alla felicità è costituzionalmente garantito: la Sanità Pubblica italiana è in grado di assicurare lo stesso diritto?
"La salute dovrebbe essere il presupposto alla felicità, ma spesso si verifica la tendenza a far coincidere quest'ultima con successo, guadagno e raggiungimento di obiettivi effimeri, e così capita che si apprezza la salute nel momento in cui si rischia di perderla al riscontro di una malattia: Sanità e Scuola sono i due obiettivi fondamentali in cui il Governo dovrebbe impegnarsi in prima battuta".

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