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Primo atto: salvare la città dal dissesto finanziario e sbloccare il Piano di rientro fermo al Ministero dell’Interno
Catania, Bianco completa la squadra
Assegnate le deleghe. Tra le più curiose Saperi e bellezza condivisa e Armonia Sociale
La giunta Bianco senza Fiorentino Trojano; in bassto a sinistra Franco Battiato durante il concerto organizzato sabato scorso
Completata la squadra di governo del sindaco Enzo Bianco con il giuramento, degli ultimi quattro assessori Marco Consoli, Salvo Di Salvo, Giuseppe Girlando e Orazio Licandro . I quattro assessori vanno ad aggiungersi ai primi cinque: Rosario D’Agata, Luigi Bosco, Angela Mazzola, Valentina Scialfa, Fiorentino Trojano.
«Abbiamo completato – ha detto Bianco -la squadra che governerà la città di Catania, un mix di novità ed esperienza con tanta voglia di far bene. Si tratta di nomi di altissimo profilo che rappresentano la città nel suo complesso, visto che comprende esponenti sia la società civile sia di diverse esperienze politiche». E subito dopo Bianco ha assegnato le deleghe:
Luigi Bosco: Infrastrutture e Grandi opere, Lavori pubblici, Protezione civile e Risparmio energetico;
Marco Consoli: Personale, Decentramento, Burocrazia veloce e trasparente, che comprende anche Polizia Municipale, Circoscrizioni, Informatizzazione e semplificazione amministrativa;
Rosario D’Agata: Ecosistema urbano, Mobilità, Trasparenza, Legalità e Valorizzazione di Librino, le deleghe riguarderanno dunque Trasporto pubblico locale, Ambiente, Ecologia, Parchi e verde pubblico, Qualità della vita e benessere, rifiuti urbani e speciali e Servizi cimiteriali;
Salvo Di Salvo: Urbanistica e decoro urbano;
Giuseppe Girlando: Bilancio e Finanze, Aziende partecipate, Patrimonio ed Economato e Città metropolitana;
Orazio Licandro: Saperi e bellezza condivisa, Distretto del sud-est Sicilia, Catania città euro-mediterranea, Relazioni internazionali (la delega prevede quindi Cultura, Contemporaneità e Musei);
Angela Mazzola: Attività produttive e Centro storico (con deleghe a Commercio, Industria, Artigianato, Tempi e orari della città),
Valentina Scialfa: Scuola, Università e Ricerca, Pratiche interculturali e cittadinanza responsabile, Diritti e opportunità, Manutenzione degli edifici scolastici, Pari opportunità, Diritti e tematiche sulla pace, Educazione, Integrazione e marketing del territorio;
Fiorentino Trojano: Armonia sociale e Welfare, Azioni per la Casa e la Famiglia, Disabilità e dunque di Servizi sociali.
Adesso c’è da aspettare la proclamazione del Consiglio comunale. Quello vecchio, in maniera del tutto eccezionale, si era riunito nei giorni precedenti per approvare le due proposte di deliberazione relative a Imu e Tarsu delibate nella prima seduta della Giunta Bianco, ancora incompleta, lo scorso il 19 giugno scorso. Le delibere, proposte dall’Amministrazione Stancanelli e mai portate in Consiglio, erano strettamente vincolate al Piano di rientro votato dal Consiglio Comunale nel dicembre del 2012 e nel febbraio 2013 e che ha l’obiettivo di evitare il dissesto. Con questo atto di dovrebbe dunque sbloccare il Piano di rientro economico che giace da sin troppo tempo al Ministero dell’Interno.
Bianco, dunque, completata la squadra di governo della città ha innanzitutto davanti il compito di risollevare il morale di una città prostrata da anni di malgoverno e dalla crisi economica. E’ questa la chiave di lettura per decifrare il motivo della serata organizzata sabato scorso in piazza Università. Un momenti di spettacolo e cultura per guardare con ottimismo al futuro, tirarsi su le maniche e darsi da fare con la consapevolezza che il vento è cambiato e le cose positive adesso si possono fare.
«Con Enzo Bianco Catania avrà un grande cambiamento in positivo» ha infatti detto nel corso della sua esibizione una delle star della serata: Franco Battiato. «Provo una grande emozione – ha aggiunto - a ricominciare da questa piazza dove insieme ai catanesi abbiamo condiviso tanti momenti importanti.
E Bianco nel suo intervento ha affermato che Catania è Una città «ferita e umiliata» che deve tornare a essere «una città felice, dove i ragazzi possono trovare un posto di lavoro, possano mettere a frutto il loro talento. Una città piena di turisti che accorrono ad ammirare le sue meraviglie e in cui la movida si svolga in un ambiente sicuro, culturalmente alto. Una città di cui essere orgogliosi e in cui le eccellenze, a cominciare da Battiato, possano tornare».
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