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Muoiono i piccoli esercizi, schiacciati dalla presenza dei grossi centri commerciali
Commercio, Musumeci: "L'amministrazione non fa nulla"
Il leader de La Destra lancia il suo "je accuse" alla giunta Stancanelli
Il commercio e lo sviluppo economico al centro dell'attualità cittadina con, da un lato, la recente presa d'atto da parte del Consiglio Comunale del Centro Commerciale Naturale, "Parco del Mare", un consorzio di 20 imprese la cui intenzione è quella di rilanciare la zona sud di Catania, la Playa e il viale Kennedy, e dall'altro l'acceso scontro in aula consiliare tra il capogruppo de La Destra - Alleanza Siciliana, Nello Musumeci e l'assessore alle Atività produttive, Franz Cannizzo, proprio nel corso della presentazione da parte dell'amministrazione del CCN di lunedì scorso.
Al centro dell'intenso scontro verbale, la questione del commercio in città, la crisi di un comparto che vede morire i piccoli esercizi commerciali, schiacciati dalla presenza ingombrante dei grossi centri commerciali, ma anche soffocati dall'abusivismo e dall'illegalita diffusa. Ed è proprio sul fenomeno dell'irregolarità che Musumeci e Cannizzo sono arrivati a minacciare reciprocamente azione legale.
L'esponente de La Destra, nel corso del suo intervento, ha accusato l'amministrazione di non avere progettualità nel tentativo di rilanciare il commercio, "Un serio confronto in consiglio comunale con l'amministrazione Stancanelli sulla situazione del commercio a Catania non c'è mai stato - ha affermato", ma di limitarsi alla sola repressione, trascurando di mettere in atto azioni per recuperare i cittadini alla legalità. "Si sa che l'abusivismo commerciale è solo uno dei tanti arcipelaghi di illegalità che affiorano dal mare grande della società catanese - ha continuato Musumeci. Gran parte di quell'attività è, infatti, controllata dalla criminalità organizzata, con danni ingenti per il mercato legale, per il fisco e per gli stessi consumatori; ci sono poi, una minoranza, i cosiddetti "marginali", per i quali la vendita non autorizzata lungo le strade continua ad essere una sorta di ammortizzatore sociale, un espediente per sopravvivere.
"Si vuole legittimare l'abusivismo", la replica di Cannizzo che ha sottolineato come sia l'abusivismo, in parte, a mettere a rischio i commercianti che rispettano le leggi come non si debba far passare un messaggio di tolleranza del fenomeno. Da qui le reciproche minacce di azione legale.
Un episodio che, al di là della cronaca, tocca un nervo scoperto della città di Catania e della stessa amministrazione Stancanelli che, sebbene abbia portato avanti azioni di contrasto all'abusivismo commerciale, non sembra esser intervenuta realmente sul problema, come dimostrano le strade cittadine, il viale Mario Rapisardi o la via Duca degli Abruzzi, piene di commercianti irregolari.
Inoltre, sono in tanti a ritenere che il commercio abusivo non sia l'unico fattore di crisi del settore regolare: traffico intenso, inesistenza di parcheggi, comunque a pagamento, inadeguatezza dei mezzi pubblici contribuiscono notevolmente e le azioni messe in atto dal primo cittadino sembrano insufficienti anche su questo versante.
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