Home articoli
Approfondimenti
Attualità
Cronaca
Moda
Politica
Spettacolo
Sport
L’Italia è al 57° posto al mondo per la libertà di stampa
Giornalisti liberi e obiettivi?
E si condanna ingiustamente il miele siciliano
Qualsiasi discorso sulla libertà di stampa in Italia non può prescindere dalla classifica che stila ogni anno Reporter Senza Frontiere. Il nostro paese nel 2012 si è piazzato al 57° posto, perfino dopo Haiti, Taiwan, Samoa, Niger e Burkina Fasu.
In Italia, infatti, si è ben lontani dalla mentalità collettiva del mondo anglosassone come testimoniano i film “Tutti gli uomini del presidente” (sul “caso Watergate”) e soprattutto “L’ultima minaccia” con la scena finale e il direttore del giornale Ed Hutcheson (interpretato da un magnifico Humphrey Bogart) che pronuncia la fatidica frase: «È la stampa, bellezza! La stampa! E tu non puoi farci niente! Niente!». A dirlo una volta in Italia, con il medesimo senso di onestà.
La stampa italiana è stata sempre ben lontana da questi esempi. Senza volere tracciarne una tediosa storia nei primi anni dell’unità i quotidiani era “liberali e moderati”, nel periodo fascista proni all’Agenzia Stefani e ossequiosi delle veline di regime. Vero c’era la stampa socialista, comunista e anarchica ma quella, per usare un termine che possa rendere l’idea, si poneva in una posizione alternativa se non addirittura marginale. Questa situazione non toglie che singoli cronisti abbiano avuto il coraggio di andare fino in fondo nelle loro inchieste o nella libera espressione delle loro idee. Questo è accaduto, però, nel periodo circoscritto del terrorismo e nella lotta alla mafia. Mi vengono in mente i nomi di Carlo Casalegno e di Walter Tobagi, di Peppino Impastato e di Mario Francese. E solo per la caparbia, la professionalità e forse l’eroismo dei singoli. Anche le nostre “penne più aguzze” (Montanelli, Biagi, Bocca, Scalfari) avevano ed hanno sempre un qualcosa di fortemente istituzionale. Una commistione se non una complementarietà con il mondo della politica poco comune negli altri stati, che trova un suo corrispettivo solo in Georges Duroy, il protagonista di “Bel Ami” di Guy De Maupassant. Non a caso che attualmente alla Camera e al Senato siedono tantissimi giornalisti esattamente come nella legislatura precedente.
Compito della stampa non è quello di realizzare bensì quello di raccontare, rivelare, denunziare, perfino di proporre. Ma da qualche anno a qualche parte le uniche proposte che avanzano i giornalisti sono quelle di andare a fare i parlamentari oppure di ottenere comodi e remunerati uffici stampa o incarichi di qualsiasi tipo. Per giungere a questo diventa necessaria una totale omologazione e una forte accondiscendenza nei confronti dei poteri forti, peraltro a volte necessaria per ottenere pubblicità o aiuti.
Il confine tra imbecillità e malafede è molto sottile. Nei giorni scorsi, dalle nostre parti, si è gridato allo scandalo nei confronti di un’azienda produttrice di miele di Zafferana Etnea. I fatti, a quanto pare, non erano però stati esposti al punto da fare infuriare il sindaco del comune etneo. Notizia trapelata ad arte, imperizia dei giornalisti, voglia di fare scandalo a tutti costi? Non è dato saperlo ma la cosa non ha fatto piacere a nessuno soprattutto a chi come noi non accetta che si parli male di qualcuno o qualcosa senza prima verificare se la notizia è vera o se il sequestro è stato giusto. Intanto il miele di Zafferana è balzato agli onori - negativi - della cronaca. Salvo poi essere riabilitato con un trafiletto da nulla!
di Mat. Pubblicato in Cronaca il 13/09/2013 Scarica il pdf
Un contributo per la Cura delle Malattie Genetiche Rare
Banche e solidarietà
di Emanuela Volcan. Pubblicato in Cronaca il 27/01/2012 Scarica il pdf
Scomparsa l'ultima memoria storica di Catania
E' morto Benito Paolone
di Giovanni Iozzia. Pubblicato in Cronaca il 27/01/2012 Scarica il pdf
La protesta di Forza d'urto ha paralizzato l'isola
La lotta dei siciliani per evitare il baratro
Contro l'incapacità e l'indifferenza della politica
Pubblicato in Cronaca il 20/01/2012Il naufragio della nave da crociera nel mare Tirreno
Cento anni dopo, Concordia come Titanic
La compagnia Costa non è più italiana dal 1997
di Maria Luisa Sisinna. Pubblicato in Cronaca il 20/01/2012
Il convegno si è tenuto al Cortile Platamone
Il Prg di Catania secondo il Mpa
L'intervento finale del presidente Lombardo
di Melania Tanteri. Pubblicato in Cronaca il 20/01/2012
I dubbi dell'opposizione: Saro D'Agata del PD
"Prg oggetto di una memorabile farsa"
Pubblicato in Cronaca il 20/01/2012 Scarica il pdfBreve storia del Piano - Dal Gentile-Cusa al nulla di fatto di oggi
Pubblicato in Cronaca il 20/01/2012 Scarica il pdfMigliora l'andamento del mercato immobiliare nazionale
Case, i prezzi non aumentano
Catania stabile dopo la diminuzione del 2011
Pubblicato in Cronaca il 20/01/2012 Scarica il pdfE' Partito il progetto "Facciamo la differenza"
Pubblicato in Cronaca il 20/01/2012 Scarica il pdfOrganizzato nello Stabilimento Monaco di Misterbianco, nuovo contenitore culturale
Un convegno sull'economia dell'arte
Pubblicato in Cronaca il 20/01/2012 Scarica il pdfCerca tra gli articoli