Strada chiusa da mesi e la palestra della scuola è interdetta agli alunni

Una ciminiera minaccia la scuola in via Raffineria

La ciminiera pericolante dei via Raffineria (per gentile concessione de Le Iene Sicule)

Via Raffineria, una delle traverse di viale Africa, è in parte transennata e chiusa da diversi mesi perché la ciminiera di uno degli antichi stabilimenti che vi si trovano è a rischio di crollo. Ben 30 metri di vecchi mattoni incombono sulla strada e sugli edifici sottostanti. Ma la cosa più grave è che a rischio c’è anche l’istituto comprensivo “Sante Giuffrida” con oltre 900 alunni. La dirigente scolastica Maria Concetta Lazzara ha da tempo denunziato lo stato di pericolo ma nulla è stato ancora fatto.
È stata anche costretta a vietare qualsiasi attività nel campetto scolastico perché se la ciminiera dovesse anche solo parzialmente crollare detriti e mattoni arriverebbero fin lì. Un rischio che con i bambini non si può assolutamente correre. La passata amministrazione comunale, come sembra fosse sua consolidata abitudine, ha emanato diverse ordinanze che però non si sono mai tradotte in interventi reali. Anche perché non si tratta di una struttura pubblica ma appartenente ad una delle più importanti famiglie imprenditoriali di Catania: i Virlinzi per l’esattezza la “Vir immobiliare” di Giuseppe Virlinzi. La motivazione ufficiale è che non ci sono soldi per potere effettuare la riparazione.
Alcuni giorni fa un gruppo di amministratori e tecnici comunali hanno effettuato un sopralluogo in via Raffineria guidati dall’assessore Rosario D’Agata e composto anche dai consiglieri Carmelo Sofia, Lanfranco Zappalà, Giuseppe Castiglione, Carmelo Sgroi, Giuseppe Catalano.
L’impegno preso di fronte a residenti e commercianti della zona è quello di trovare una soluzione per potere risolvere velocemente il problema dopo mesi di assoluta inerzia.
L’ipotesi è che il comune intervenga “in danno” alla proprietà; cioè, i tecnici comunali riparano e poi la “Vir immobiliare” riceverà la richiesta di pagamento dei costi dell’intervento.