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Chiacchierata con Nello Musumeci e Nino Milazzo alla Biblioteca di Acicastello
Con D’Emilio a scuola di politica
Sulla scia del suo libro sulla “Balena Bianca”
Gaetano D’Emilio e Nino Milazzo
Nel giorno dell'anniversario della morte di Nino Drago, come ricordato dalla giornalista Monica Adorno, si è discusso di politica ad Aci Castello prendendo spunto dal libro di Gaetano D'Emilio “Scelba, Magrì, Drago e il Governo della Balena Bianca” edito da Media Libri snc, davanti al sindaco del borgo marinaro e figlio del politico democristiano, Filippo Drago. Un percorso nella politica catanese, siciliana e nazionale fatta insieme a Nello Musumeci, attualmente deputato regionale ma che in passato è stato presidente della Provincia, Parlamentare europeo e vicesindaco di Catania, e il giornalista Nino Milazzo, attuale presidente del Teatro Stabile di Catania. L’incontro, intitolato “Antologia di un’epoca”, organizzato dall’Associazione Furrigna e dalla Media Libri snc, coordinato e animato dal direttore del nostro giornale, Monica Adorno, si è tenuto nel piccolo anfiteatro in riva al mare della Biblioteca Comunale di Aci Castello con lo splendido panorama tra il Castello Normanno e i Faraglioni che sono stati l’ottima cornice dell’incontro, Pubblico numeroso, qualificato e attentissimo. L’intero dibattito si è mosso all’insegna della “nostalgia” politica. Sia Musumeci sia Milazzo hanno entrambi dichiarato, da destra e da sinistra, la loro distanza dall’ideologia politica dei tre “grandi” protagonisti del libro e della Catania di quegli anni. Ma non hanno negato la “grandezza” della loro azione politica seppur parametrata agli standard di quegli anni quando il partito era alla base di tutto e ancora di più era fondamentale l’organizzazione sul territorio attraverso le segreterie politiche. Significative in questo senso le parole di Nello Musumeci: «La DC ha fatto una fine ingloriosa, dove “Scelba, Magrì e Drago erano querce in un bosco di bonsai”. Lo affermo io che non ho condiviso nulla in quegli anni e che non ho votato mai DC. Nessun rimpianto per la DC, ma neanche demonizzazione. Lo dico anche per la mia storia politica: bisogna avere una mentalità libera da pregiudizi. Impariamo dalla storia».
E Milazzo ha ricordato la coerenza dei politici di quell’epoca paragonandola alla mancanza di onestà intellettuale dei nostri giorni, citando il recente episodio di cui fu, suo malgrado, protagonista Romani Prodi nel corso dell’ultima elezioni del Presidente della Repubblica Italiana.
In ogni caso si è parlato di fatti determinanti nella nostra storia politica e non solo. Un’epoca in cui si è costruita la cosiddetta “Milano del Sud” partendo dalla macerie lasciate dalla Seconda Guerra Mondiale grazie ad una grande classe dirigente nazionale e locale. Non sono mancate né le zone d’ombra né sono mancati gli errori ma rifarsi a quanto fatto allora, oggi, adattando tutto alla sensibilità odierna, potrebbe forse non essere un errore
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