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Fatti, storie, curiosità e dubbi sul progetto più chiacchierato della città

Ecco la rotonda del Nodo Gioeni

Sarà pronta a Natale ma va modificata per evitare intralci al traffico

: Il progetto definitivo della rotonda del Nodo Gioeni. I due mezzi, aggiunti da noi, fanno capire che le auto provenienti da nord taglierebbero la strada a quelle che vanno in direzione Ognina da Misterbianco
: Il progetto definitivo della rotonda del Nodo Gioeni. I due mezzi, aggiunti da noi, fanno capire che le auto provenienti da nord taglierebbero la strada a quelle che vanno in direzione Ognina da Misterbianco

Sofferenze e file lungo la circonvallazione nel tratto del Nodo Gioeni dovrebbero finire entro domenica 3 novembre, il condizionale è d’obbligo ma questa volta in senso positivo. L’Enel ha finito il lavoro di posizionamento dei nuovi cavi dell’alta tensione e di esclusione di quelli vecchi lunedì 28 ottobre e l’Asec sta provvedendo a interrare a misure di sicurezza la grossa conduttura che correva a filo con il manto stradale e che ha dato tante preoccupazioni in queste ultime settimane. Se i tre giorni previsti per i lavori Asec sono quelli effettivi niente di strano che già da oggi - venerdì 1° novembre - la circonvallazione potrebbe venire riaperta al traffico anche nel tratto in direzione Misterbianco. E in base a quanto afferma il direttore dei lavori, l’ing. Rosario Mirone, non sarà più necessario chiudere la strada fino alla consegna definitiva della rotonda.
segue dalla prima pagina
(...) Risolto il problema della localizzazione dei sottoservizi che una programmazione più logica avrebbe preteso già a inizio lavori, rimane da stabilire chi sta pagando per questi spostamenti.
«L’Asec è una partecipata del Comune - ci dice l’assessore ai LL.PP. l’ing. Luigi Bosco - ed è pure senza una lira».
Quindi sta pagando tutto il Comune?
«Diciamo solo gli scavi. Gli scavi a mano li sta facendo l’impresa e sono piccole somme. Il direttore dei lavori - continua Bosco - farà una lista in economia a parte rispetto all’appalto. Dove per lista in economia si intende, ad esempio, il calcolo preciso delle ore di un operaio moltiplicato per il costo a ora dello stesso. È il sistema per accelerare… Esiste invece un altro problema con la Prefettura che ha delle telecamere sopra il Tondo Gioeni.
All’inizio di settembre abbiamo già mandato una lettera, ma la Prefettura è un pachiderma quando si muove. Quindi in attesa che si mettano in moto ho fatto predisporre due tubi corrugati da dove poi si potranno fare passare i collegamenti necessari».
Una volta conclusi i lavori dei sottoservizi ci vorrà un mese e mezzo per completare tutto e pur considerando giorni di pioggia e festività varie, l’assessore è certo che si riuscirà a completare tutto entro Natale di quest’anno.
Una rotonda, quella del Nodo Gioeni, che non ha pace dal 2004 anno in cui venne presentato il primo progetto studiato dall’Ufficio Speciale del Comune di Catania presieduto dall’ing. Tuccio D’Urso e che prevedeva anche il famoso sottopasso di collegamento tra via Caronda e via G. B. Grassi. Sottopasso che si è perso tra varianti e modifiche dettate anche dalla voglia, dell’allora sindaco Scapagnini, di accontentare tutte le richieste che i privati avevano fatto al progetto. Un progetto molto complesso che comprendeva non solo la messa in sicurezza - in tema di viabilità e sismicità - della Circonvallazione nel tratto compreso tra via Giuffrida e via S. Catania, ma anche la realizzazione del collettore fognario chiamato B18. Costo complessivo di tutta l’opera 14 milioni di euro nel 2005. Adesso abbiamo superato i 17 milioni e tante varianti.
Tra le chicche che hanno portato a questa cifra c’è il salvataggio della piscina - ma voci di corridoio parlano addirittura di un bunker sotterraneo - di una nota villa di viale A. Doria che rese necessario spostare, in direzione Misterbianco, la gobba del torna indietro che precede via Santa Sofia. E non solo. Fu necessario anche sbancare la scarpata in pietra lavica e costruire quel muro altissimo con i tiranti che costeggia l’Università e che toglieva assai spazio alla costruzione dell’Istituto di Fisica Nuclare e alla sua sala riunioni. “Istituto previsto e autorizzato da una concessione edilizia rilasciata dal Comune - afferma l’ing. Mirone - con data posteriore a quella della concessione per i lavori che era stata rilasciata a me. Purtroppo però i lavori di sbancamento si centuplicarono e così i costi».
Il sottopasso si perse così, per una piscina o per il vialetto d’ingresso dei padri salesiani che si trovano sulla rotonda di S. Nullo oppure per cercare di non spostare un distributore di benzina e altro ancora.
Ma il sottopasso era fondamentale? In base al progetto originario e alla valutazione sulla viabilità effettuata nel 2003 sì. Anche se l’ing. Mirone è certo del contrario e che il torna indietro di fronte La Sicilia e la nuova rotonda, il traffico riuscirà a fluire tranquillamente.
Di diverso e opposto avviso è l’ass. Luigi Bosco che ha già presentato un emendamento al Piano Triennale delle Opere Pubbliche con cui ha chiesto e ottenuto, ma adesso la parola passa al Consiglio, l’inserimento del sottopasso e il consolidamento del viadotto che passa sopra via Giuffrida.
Opere importanti che hanno bisogno di tempo per essere realizzate ma soprattutto di finanziamenti che l’ass. Bosco sta già cercando in tutti gli assessorati regionali competenti. La risposta è stata quella di non preoccuparsi “troppissimo”. Intanto c’è già un progetto in fase preliminare, adesso bisognerà capire se è meglio appaltarlo subito o procedere con gli ingegneri in forza al comune di Catania.
Il problema principale nella realizzazione del sottopasso è dato dalla presenza di una grandissima condotta alta più di due metri che passa sotto il Nodo Gioeni e convoglia le acque bianche fino a mare. Ha la forma di un ovoide e il dubbio consiste nel capire se è meglio far passare il sottopasso sotto la condotta o se è meglio dividere l’ovoide collegando le due parti con un sifone grazie al sistema dei vasi comunicanti. Tempi di realizzazione: non meno di 18 mesi. Costo: più di due milioni di euro.
Intanto aspettiamo la rotonda entro Natale 2013 anche se guardando il progetto definitivo c’è qualcosa che non torna. Le auto che si troveranno sulla rotonda e che dalla circonvallazione vorranno immettersi in via Etnea dovranno per forza di cose tagliare la strada a chi proviene da Misterbianco.
Basterebbe spostare la curva della rotonda verso nord per facilitare l’immissione. L’assessore Bosco ci fa notare che quel tratto è riservato solo ad autobus, taxi e mezzi di soccorso (più tutti quelli che hanno il pass e le auto blu, ndr), anche se il problema si presenterà ugualmente. L’ing. Mirone promette che cercherà di accontentare la mia richiesta ma dovrà fare i conti con la richiesta del sindaco Bianco che vorrebbe spostare la rotonda verso destra.

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