Home articoli
Approfondimenti
Attualità
Cronaca
Moda
Politica
Spettacolo
Sport
Morti, feriti, migliaia di sfollati e devastazione ovunque
Sardegna in ginocchio per la pioggia
L'alluvione di Giampilieri nel 2009
Il ciclone Cleopatra è stato un vero e proprio diluvio che ha scaricato nella zona di Olbia, in Sardegna, una quantita di pioggia uguale a quella che normalmente cade in sei mesi. Il risultato è stato di 16 morti, decine di feriti, migliaia di sfollati e una regione letteralmente devastata. Il capo della Protezione Civile nazionale, Franco Gabrielli ha definito la situazione «Un dramma di proporzioni apocalittiche». In pochissimo tempo, dodici ore circa, sono caduti nella zona che va da Villagrande sino ad Arzachena ben 440 millimetri di pioggia contro i circa 1.000 che cadono in un anno. Secondo gli esperti con un tale quantitativo di acqua non c’è territorio che possa reggere. Un’alluvione che ha colto la gente di sorpresa ed impreparata.
Eppure la Protezione Civile domenica scora era stata molto chiara nel suo bollettino meteo: «Forti precipitazioni sulla Sardegna con un'elevata criticità del rischio idrogeologico sui settori orientali e centro meridionali dell’isola». Una tipologia di criticità che, su una scala di tre valori, è al livello massimo" e che, tra i possibili effetti prevede anche la «possibilità di perdita di vite umane e possibili diffusi danni a persone». Purtroppo tutto si è avverato il peggiore dei modi. Il problema è che, dopo le condanne a causa del terremoto di L’Aquila e l’alluvione di Genova del 2011, tutti sottolineano ed enfatizzano lo stato di pericolosità e nessuno ci crede più.
Come accade spesso anche a Catania dove, per evitare le furibonde polemiche degli anni scorsi, specie quando qualcuno a tragicamente perduto la vita, si emette subito un ordinanza sindacale che vieta la circolazione dei motorini. Che, in barba al paventato pericolo, continuano ad andare in giro per le strade come se nulla fosse.
C’è da chiedersi, però, perché ogni volta il territorio italiano deve crollare così tragicamente di fronte ai fenomeni metereologici per quanto essi siano violenti. Franco Gabrielli ha le idee chiare: «La prevenzione è fondamentale- spiega – ma anch’essa,, senza una adeguata pianificazione, è poca cos". Se non si fanno gli interventi di messa in sicurezza quando non piove, se non si puliscono argini e canali di scolo, se non si chiudono per tempo le strade, poi si contano le vittime. Ma tutto questo non basta. Serve un cambio di passo da parte dei cittadini. «Il loro atteggiamento è fondamentale – continua Gabrielli -, sono loro i primi attori di protezione civile. L'autoprotezione è il primo sistema di difesa. Se si impara quello, se si capisce che i comportamenti sono importanti, allora davvero possiamo sperare di cambiare».
Le alluvioni in Italia
La storia delle alluvioni in Italia è purtroppo ricca di eventi e di morti. Le più gravi in assoluto sono state quelle in Sicilia nel 1903 con circa 300 morti (un uragano), a Salerno nel 1910 con 200 morti, nella Valle dell’Orba in provincia di Alessandria nel 1935 con 111 morti. Più recenti quelle in Piemonte del 4 settembre 1948 con 49 morti, in Calabria del 15 ottobre 1951 con 70 morti, quella famosa del Polesine dell’8 novembre 1951 con 84 morti, a Reggio Calabria il 21 ottobre 1953 con 51 morti e 100 dispersi, a Salerno il 24 e 25 ottobre 1954 con con 318 morti.
Le più recenti (e più gravi come numero di vittime):
12 novembre 2012 Grosseto 6 morti
4 novembre 2011 Genova 6 morti
25 ottobre 2011 Spezzino e Lunigiana 12 morti
3 marzo 2011 Marche e Romagna 5 morti
1° ottobre 2009 Messina (Giampilieri) 36 morti
22 ottobre 2008 Cagliari 5 morti
6 e 23 novembre 2000 Liguria (Riviera di Ponente) 7 morti
13/16 ottobre 2000 Piemonte 23 morti e 11 dispersi
9 settembre 2000 Calabria (Soverato) 13 morti e 1 disperso
5 maggio 1998 Campania (Sarno) 159 morti
14 ottobre 1996 Crotone 6 morti
19 giugno 1996 Versilia 13 morti
13 marzo 1995 Acireale, Giarre, Riposto e Mascali 11 morti e 7 dispersi
5 novembre 1994 Piemonte 70 morti
estate 1987 Valtellina 53 morti
7-8 ottobre 1977 Piemonte e Valle d'Aosta 15 morti e 2 dispersi
7-8 ottobre 1970 Genova 44 morti
2-3 novembre 1968 Piemonte 72 morti
4 novembre 1966 Triveneto 38 morti
4 novembre 1966 Firenze 34 morti
ALIGRUP - Accordi sempre più difficili
Cento dipendenti protestano alla "fermata" del lavoro
Pubblicato in Cronaca il 11/01/2013 Scarica il pdfL'Europa contro l'Imu
Pubblicato in Cronaca il 11/01/2013 Scarica il pdfDal 21 gennaio al 28 febbraio per l’anno scolastico 2013/14
Scuola, iscrizioni solo ondine
di Desirèe Torre. Pubblicato in Cronaca il 11/01/2013 Scarica il pdf
Nell’aula magna si è tenuta una commemorazione per il fondatore
Il Convitto Cutelli rischia la chiusura
di Nino Parrinelli. Pubblicato in Cronaca il 11/01/2013 Scarica il pdf
Il mercato degli immobili è ancora in piena crisi
Casa: buone le previsioni per il 2013
di Antonino Calì. Pubblicato in Cronaca il 11/01/2013 Scarica il pdf
Notizie tecniche sull’Attestato di Certificazione Energetica (ACE)
ACE = Nuovi costi per gli immobili
di Monica Adorno. Pubblicato in Cronaca il 11/01/2013 Scarica il pdf
Anche Blackberry nello scontro multimedia tra Apple e Android
Hi-tech: la guerra è mobile
Pubblicato in Cronaca il 11/01/2013 Scarica il pdfIl 24 e 25 febbraio si voterà per le politiche
Nuovo anno, nuove tasse
Ivie, Tobin Tax e Tarsu e da luglio l'iva aumenta dell'1%
di G.I.. Pubblicato in Cronaca il 04/01/2013 Scarica il pdf
Le novità del decreto legislativo pubblicato il 13-12-2012
Certificazione energetica: i nuovi obblighi
Gli effetti immediatamente esecutivi dalla data di pubblicazione in GU
Pubblicato in Cronaca il 04/01/2013 Scarica il pdfGià comiciati i saldi invernali
Pubblicato in Cronaca il 04/01/2013 Scarica il pdfCerca tra gli articoli