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Tempesta giudiziaria sull’Assemblea regionale: indagati 13 ex capigruppo
Unioni civili, svolta all’Ars
Stessi diritti della famiglia per coppie di fatto e gay
Il montaggio della Venere di Morgantina nel museo di Aidone
La tempesta politica che si è abbattuta su tantissimi ex e attuali deputati regionali, al di là della presunzione di innocenza, è una delle ultime gocce che finiranno con il fare traboccare il vaso. Nonostante gli forzi del presidente Rosario Crocetta la situazione non si normalizza. E del resto nessuno si aspettava che si potesse fare in poco più di un anno. Il problema è che segnali positivi se ne scorgono pochi all’orizzonte, tanti invece quelli negativi.
Augusta accoglierà le armi chimiche siriane?
Per cominciare, attendiamo con trepidazione, così come hanno annunciato diversi organi di stampa, che ad Augusta giunga una delle navi che trasportano le armi chimiche siriane. Secondo il quotidiano “La Repubblica” si tratterebbe di 1290 tonnellate di sostanze nocive stipate in 150 container. Il porto di Augusta è uno dei più inquinati del mondo e inoltre, essendo militare, non vi è consentito in alcun modo l’accesso. Se è quando arriveranno queste armi proprio non lo saprà nessuno.
Messa da parte questa vicenda, che assieme al Muos disturberà gli ambientalisti siciliani, c’è da parlare della Venere di Morgantina restituita alla Sicilia due anni dagli Stati Uniti. Ecco cosa scrive Carmelo Caruso su Panorama: «Non la corteggia nessuno, le luci sono spente, la polvere si è già appropriata del suo panneggio di calcarenite, così la Venere o Dea di Morgantina è stata sepolta nuovamente».
L’allora ministro dei Beni Culturali, Giancarlo Galan, aveva sollevato il dubbio se fosse «ragionevole esporre la Venere di Morgantina nel museo di Aidone, in provincia di Enna, che è difficilmente raggiungibile». Insorsero tutti e in particolare il suo omologo assessore regionale siciliano, Sebastiano Missineo, che disse: «La Venere ad Aidone è un’operazione culturale ma soprattutto un investimento per il futuro. Il problema non è portare questo capolavoro in una piccola cittadina, semmai è programmare il futuro di questo distretto con azioni ad ampio raggio per lo sviluppo economico e culturale. Il polo di Enna, grazie alla Venere, alla prossima riapertura della Villa del Casale di Piazza Armerina e agli scavi di Morgantina, può cominciare a crescere nel segno della cultura e dell'arte». Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Al Getty Museum di Los Angeles migliaia di visitatori a Aidone poche decine. Giustissimo recuperarne la proprietà ma, in attesa di fare le cose per bene, non era forse il caso di lasciarla sul proscenio mondiale magari facendosi pagare?
Un decreto per non portare all’estero le nostre opere d’arte
Nonostante questo è encomiabile l’attuale assessore, Maria Rita Sgarlata, che emana un decreto per non portare i nostri tesori in mostra all’estero. Le opere sono state inserite in un catalogo con tanto di tariffario. «Un sistema - ha spiegato spiega l’archeologa Flavia Zisa, docente dell’Università di Enna - per nascondere l’incapacità di far vedere le opere». Paradossale ma vero. Però, in altre cose, la Sicilia è all’avanguardia. Infatti, l’Ars ha appena approvato la possibilità delle coppie di fatto di accedere ai benefici dei mutui regionali. E poiché non vi è distinzione giuridica all’interno delle coppie di fatto la norma vale sia per quelle etero sia per quelle omossessuali. Un articolo della legge di stabilità che è stato votato anche dall’Udc che a Palermo fa parte della maggioranza.
«La nostra Sicilia è una Regione moderna – ha affermato il presidente Crocetta -. Adesso siamo maturi per far arrivare in aula una norma sui registri delle unioni civili».
Ed in effetti con l’articolo 39, della medesima legge, si estende alle coppie di fatto l’applicazione di tutte le disposizioni «in materia di contribuzioni, agevolazioni e benefici». In questo modo, l’isola, prima dell’Italia stessa, si allinea a tutti i paesi europei. Un motivo per essere orgogliosi, una volta tanto; ma purtroppo è solo uno dei pochi, forse persino l’unico, in questi travagliati, ultimi tempi.
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