Home articoli
Approfondimenti
Attualità
Cronaca
Moda
Politica
Spettacolo
Sport
Dopo oltre 100 anni non è stato rinnovato l’accordo. Forza Nuova: “È per procacciarsi nuovi posti?”
Ospedale di Acireale, le Camilliane alla porta
L'ospedale di Acireale
Le suore Camilliane, dopo oltre 100 anni di presenza, lasciano l’ospedale di Acireale a causa del mancato rinnovo dell’accordo con la Asp di Catania. Una notizia che ha sconvolto la comunità acese che ha immediatamente reagito.
Uno dei primi ad intervenire è stato il sindaco Nino Garozzo: «Ci sorprende la notizia e ci inquietando i modi, in quanto le suore vengono nei fatti dimissionate dopo così tanta storia e tanta premura verso i ricoverati. Sono stati addotti fatti burocratici e amministrativi, ma a leggere che il mancato accordo (il che vuol dire che un accordo si sarebbe potuto sancire) dipenda dal riconoscimento della figura di caposala, sino ad oggi riconosciuta, dimostra il chiaro tentativo di declassamento della preziosa presenza delle suore in ospedale e della loro qualifica. Non un declassamento di indennità, di cui non si può parlare nei confronti di persone che hanno dedicato l’intera esistenza alla carità e alla amorevole cura degli ammalati».
«Ci permettiamo sollecitare il Commissario dell’Asp - ha aggiunto Garozzo -, con la intermediazione del Direttore sanitario dell’Ospedale di Acireale, a riprendere l’interlocuzione con l’Ordine delle Figlie di San Camillo affinché si possano rivedere le decisioni. Mantenere le decisioni, sarebbe infatti un segnale negativo che, peraltro, farebbe anche pensare, seppur involontariamente, ad ipotetici appetiti sui ruoli svolti dalle suore (ma siamo certi che così non è), nell’anno in cui nel mondo si celebrano i 400 anni dalla morte di San Camillo”».
Più duri e schietti gli esponenti acesi di Forza Nuova: «È impensabile un abbandono da parte delle suore Camilliane che negli anni hanno dato tanto per i malati e i sofferenti della struttura, portando loro non solo sollievo fisico ma, soprattutto, spirituale. Chiunque sia stato ricoverato presso detta struttura non può che avere un ricordo meraviglioso del lavoro svolto dalle suore, così come non può di certo aver dimenticato le preghiere che si raccoglievano presso la cappella della vecchia struttura. Invitiamo, pertanto, le parti a raggiungere un accordo sicuri come siamo dell’importanza fondamentale di una figura sanitaria e al contempo religiosa all’interno di un luogo di cura e nel timore che un eventuale sfumato accordo sia da considerarsi come il tentativo di procacciarsi nuovi posti all’interno dell’ospedale (quelli attualmente occupati dalle religiose) da assegnare tramite circuiti poco legittimi, come clientele e raccomandazioni».
Forum Plus, dall'8 al 10 novembre, alla Camera di Commercio di Catania
B2B in rosa tra le imprese del Mediterraneo
Pubblicato in Cronaca il 09/11/2012 Scarica il pdfCi sono solo 24 ore di tempo per partecipare
M.a.d.e. in Sicily: Mutimedia & arte
Pubblicato in Cronaca il 09/11/2012 Scarica il pdfIl 16 dicembre le primarie del centrodestra
Castiglione lascia per le "politiche"
Con le nuove norme non si potrà più fare
Pubblicato in Cronaca il 09/11/2012 Scarica il pdfGiovane il linguaggio ma un po' retorico e superficiale
Renzi, il rottamatore, a Catania
di Roberta Fuschi. Pubblicato in Cronaca il 09/11/2012 Scarica il pdf
XXXII Manifestazione micologica e XXXII esposizione di funghi spontanei
Funghi in mostra a Buccheri
Pubblicato in Cronaca il 09/11/2012 Scarica il pdfCrolla il Pdl, grande affermazione del Movimento 5 Stelle
Come volevasi dimostrare: Rosario Crocetta presidente
di Giovanni Iozzia. Pubblicato in Cronaca il 02/11/2012 Scarica il pdf
Torna di moda l'idea di Canepa e Finocchiaro Aprile
Sicilia indipendente
Pubblicato in Cronaca il 02/11/2012 Scarica il pdfTantissimi gli astenuti: oltre la metà degli aventi diritto
Tutti i numeri delle elezioni
Il neo governatore non avrà la maggioranza in aula
Pubblicato in Cronaca il 02/11/2012 Scarica il pdfMattone: è tempo di saldi
Calano anche i prezzi delle case
Pubblicato in Cronaca il 02/11/2012 Scarica il pdfL'allarme è stato lanciato da Romano Valente, direttore generale dell'Unrae
Concessionarie auto, in Italia ne fallisce una al giorno
Pubblicato in Cronaca il 02/11/2012 Scarica il pdfCerca tra gli articoli