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L'Amministrazione Bianco lo sta realizzando insieme alle forze produttive della città
Nuovo regolamento edilizio per Catania
Veduta aerea di Catania
Abbiamo voluto ascoltare tutte le voci della città: ordini professionali, associazioni ambientaliste, costruttori, commercianti, industriali e tanti altri, dall’Università alla Procura della Repubblica, per mettere ordine in un settore delicatissimo, dando voce anche al contributo dei singoli cittadini».
Con queste parole il sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha aperto il forum con il quale l’amministrazione da lui guidata ha lanciato la proposta di riscrivere insieme i criteri del nuovo regolamento edilizio poiché quello attuale è ormai «sin troppo datato».
Bianco, però, ha tracciato le priorità che in ogni caso devono guidare il nuovo regolamento: attenuazione del rischio sismico anche con la messa in sicurezza degli edifici, assoluta attenzione al risparmio energetico, recupero dove possibile del patrimonio esistente, trasformazione radicale delle aree di degrado. Focus inoltre sul decoro urbano, in cui la città è carente, con il piano del colore che renda attrattivo il territorio sia agli investitori sia ai turisti. Attenzione anche alla aree a verde e alla qualità della calpestabilità. Una crescita, quindi, qualitativa e non più quantitativa del numero di immobili.
«Questo strumento – ha aggiunto Bianco – su cui si esprimeranno la Giunta, già nei prossimi giorni, e il Consiglio comunale, nel mese di marzo prima dell'esame del bilancio preventivo, è il primo atto verso il piano regolatore della città. Anche in questo caso intendiamo muoverci in modo innovativo, presentando una variante generale che riguarda tutto il centro della città, che possiede un centro storico tra i più belli d’Europa, per un piano regolatore più strettamente comunale. In un secondo tempo, appena partita la città metropolitana, il Prg non sarà più un piano comunale ma riguarderà un’area più vasta, con 700 mila abitanti, con una visione d'insieme mai adottata sinora”.
Presenti all’incontro c’erano anche l’assessore all’Urbanistica Salvo Di Salvo, direttore dell'Urbanistica Gabriella Sardella, che ha coordinato il dibattito, e la dirigente del Servizio Prg Rosanna Pelleriti.
Sono anche intervenuti il procuratore della Repubblica Giovanni Salvi ha evidenziato «l'importanza per la città della dotazione di questo strumento come quadro di riferimento certo per evitare nel futuro provvedimenti repressivi, come le demolizioni», ed ha assicurato che la Procura lavorerà di concerto con l'Amministrazione comunale; il rettore Giacomo Pignataro che ha sottolineato come la questione urbanistica abbia «una grossa rilevanza per il territorio e il modo di vivere la città: l'interazione con la comunità fornirà occasioni di nuovo sviluppo, idee innovative per la riqualificazione urbana e nuove opportunità lavorative per i giovani laureati».
Presenti, tra gli altri, l'architetto Rosanna Liggio in rappresentanza dell'assessore regionale al Territorio Mariella Lo Bello, gli assessori comunali ai Saperi Orazio Licandro e ai Lavori pubblici Luigi Bosco, la presidente del Consiglio comunale di Catania Francesca Raciti e numerosi consiglieri di maggioranza e opposizione, il questore Salvatore Longo, vari docenti dell'Ateneo catanese, l'architetto Giovanni Laudani per la Soprintendenza ai Beni culturali, la rappresentante dell'assemblea regionale siciliana Valeria Sudano.
C’erano i rappresentanti della Prefettura, degli ordini e associazioni professionali di architetti, ingegneri, geologi, chimici, agronomi, geometri, avvocati, agenti di commercio e immobiliari, Confcommercio, Confcooperative, Confindustria, Confagricoltura, Italia Nostra, Wwf, Legambiente, Lipu e ancora i sindacati con il segretario CGIL Angelo Villari, il segretario UGL Carmelo Mazzeo, alcuni rappresentanti della CISlL e Uniat (Uil); Fondazione Italiana Bioarchitettura, Federarchitetti, Asp, Associazione idrotecnica italiana, Apindustrie, Ance, associazione Pescatori, gli ordini dei Notai e degli Avvocati Confedilizia, Legacoop, Sicet, Upla.
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