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La denuncia fatta dal presidente del Gal Terre dell’Etna e dell’Alcantara anche alla luce del nuovo progetto “Viaggiare nella Ruralità”

L’autostrada CT-ME in totale abbandono

Da sinistra: A18 manto stradale dissestato tra gli svincoli di Taormina e Giardini Naxos
Da sinistra: A18 manto stradale dissestato tra gli svincoli di Taormina e Giardini Naxos

Il presidente del Gal (Gruppo di Azione Locale) Terre dell’Etna e dell’Alcantara, Concetto Bellia, ha scritto al presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta per esporgli il pessimo stato in cui si trova l’autostrada Messina-Catania.
Uno stato che secondo Bellia comprometterebbe le possibili attività del Gruppo a cominciare dal progetto “Viaggiare nella Ruralità”, che è stato approvato e finanziato dallo stesso assessorato dopo un’attenta fase di analisi e condivisione con l’assessorato regionale delle Attività produttive, del Turismo dello sport e dello spettacolo e quello delle Infrastrutture e della mobilità ed è già in fase di prima attuazione. Il progetto si pone come obiettivo fondamentale la valorizzazione in termini turistici delle aree rurali ricadenti all’interno del territorio del Gruppo d’Azione Locale e delle loro risorse. Si tratta di rendere fruibile l’immenso patrimonio “sommerso” presente nelle aree in questione e convertirlo in un elemento funzionale allo sviluppo del comprensorio sfruttandolo per attirare i flussi turistici. L’obiettivo è dunque quello di cominciare a colmare il gap dovuto alla mancanza di servizi di collegamento tra costa e aree rurali, proponendo un’iniziativa in un certo senso “pilota”, che possa rappresentare un primo passo per lo sviluppo dell’offerta turistica rurale. In pratica si tratta di percorsi con funzionamento “Hop On - Hop Off”, ciò vuol dire che sarà possibile scendere dal bus in determinate fermate, visitare l'area circostante e poi risalire aspettando un'altra corsa, così da proseguire con il tour. A bordo verrà offerto un commento in italiano e in altre lingue, per poter avere informazioni utili circa i luoghi così visitati. Il sistema funziona come il servizio di trasporto turistico offerto nelle città dai city sighteeing.
Sforzi che potrebbero essere vanificati da un percorso autostradale «lasciato al totale abbandono. La segnaletica è vecchia, sporca e poco leggibile, lo spartitraffico caratterizzato dalla crescita smodata delle piante e delle infestanti, le aree di sosta sono cumuli di immondizia, le gallerie completamente al buio, per non parlare poi dei servizi igienici presenti nelle aree di rifornimento».
«Fermo restando – continua a scrivere Bellia - che è chiaro a tutti che le scelte sbagliate effettuate in passato rendono difficile gestire, oggi, anche i servizi di prima necessità, nonostante gli sforzi attuati dagli amministratori locali; nel caso in specie, però, nessuna giustificazione può trovare riscontro, se non, mi permetto di dirlo con forza, nella incapacità di chi è stato destinato a gestire questa importantissima infrastruttura, che, vorrei sottolineare, gli utenti pagano un pedaggio immediato che genera un’enorme flusso di denaro liquido nelle casse del consorzio».
Bellia poi precisa che «Da quanto può osservare non si tratta di incuria momentanea ma perdurante negli anni, è proprio uno stato di abbandono, di mancanza di manutenzione oltre al fatto che non si capisce perché nessuno controlli e sanzioni, i gestori delle aree di servizio che dovrebbero erogare appunto “i servizi” di rifornimento, ospitalità e assistenza e perché nessuno, nemmeno chi è deputato al controllo igienico-sanitario e che per molto meno sanziona gli esercizi pubblici del territorio, si accorga delle condizioni disgustose, accentuate da odori ripugnanti, in cui versano i servizi igienici presenti nelle suddette aree».
La lettera si conclude con un accorato appello: «Le chiediamo, quindi, come Primo cittadino Siciliano, “Sindaco” dei siciliani, poi come Presidente della regione Sicilia, nella qualità di socio di maggioranza, a cui è demandato preliminarmente la designazione dei vertici del Consorzio ed a cui è affidato il controllo del C.A.S., di vigilare sul rispetto della Carta dei Servizi, compulsare tutti gli organi preposti all’attività di controllo anche dei gestori di carburante che offrono servizi alla rete autostradale ed eventualmente attuare interventi energici al fine di risolvere nel più breve e lungo tempo i problemi evidenziati».
Il Gal Terre dell’Etna e dell’Alcantara è composto da 76 soggetti privati portatori di interessi diffusi e 28 soggetti pubblici tra i quali 3 parchi naturali regionali (Etna, Nebrodi e Alcantara) e 2 Provincie regionali (Catania e Messina), oltre che la Camera di Commercio di Catania e la Società Aeroporto di Catania (SAC).

Pubblicato in Cronaca il 07/02/2014 Scarica il pdf


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