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La candidatura sarà avanzata dal Governo italiano
A Lampedusa il Nobel per la Pace
Un riconoscimento a bontà e sacrificio
"L'Italia avanzerà la candidatura di Lampedusa al Premio Nobel per la Pace di Lampedusa" è il colpo di scena che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha lanciato al termine della sua visita nella piccola isola siciliana. Un riconoscimento all'accoglienza che i suoi abitanti, al di là della terribile situazione che si è venuta a creare, hanno riservato a tutti i migranti che sono arrivati in questi giorni. Un Nobel, però, che dovrebbe essere condiviso da tutta la Sicilia visto che l'intera regione ha patito e sta patendo una serie infinita di problemi e di difficoltà che mettono a rischio persino i suoi, per di più precari, equilibri economici e sociali.
In ogni caso sembra che il peggio sia passato visto che la situazione a Lampedusa, Mineo e Trapani Birgi sta lentamente tornando ad una parvenza di normalità. Ma la Sicilia questa volta ha rischiato veramente grosso. La marea di immigrati che si è abbattuta sulle nostre coste a causa delle crisi politiche del Nord Africa, stava per dare il colpo di grazia all'isola. Al di là dei problemi igienici e sanitari, al di là della sicurezza, stava per collassare uno comparti vitali della Sicilia: il turismo. Le notizie, spesso lanciate ad arte, dalle diverse testate giornalistiche, stavano per fare fallire la stagione che è ormai alle porte. Pasqua forse è già compromessa, almeno per Lampedusa, ma quella estiva non può andare perduta, per tutti. Ma chi vuole affossare ancora di più la Sicilia? Il gioco al massacro, che non è una novità, era ripreso con vigore alcune settimane fa quando in ben due trasmissioni della Rai si è detto che il pomodorino di Pachino è in mano alla mafia e quindi va boicottato non acquistandolo. Poi, improvvisamente, l'arrivo degli immigrati, la scelta su Mineo e le tante proposte balzane. Perfino da parte di Massimo D'Alema che, nella trasmissione di Michele Santoro "Anno Zero", ha lanciato l'idea di utilizzare l'ex base americana di Comiso per alloggiare i migranti. Idea ripresa, anzi rivendicata, da "Striscia la Notizia". Perfetto, così oltre ad avere rovinato l'aeroporto di Trapani Birgi, si chiude prima di aprirlo quello di Comiso, dopo le tante lotte per farlo funzionare. Tra l'altro proprio D'Alema, quando era ministro degli Esteri, partecipò alla cerimonia di inaugurazione dello scalo ibleo.
Memoria corta? Strano per una persona intelligente come lui. Infine l'Europa, un po' perché ultimamente l'Italia non va tanto di moda e un po' perché forse non perdonano alla Sicilia il cattivo utilizzo dei fondi comunitari, si è defilata; anzi, ha perfettamente ignorato quello che succedeva nell'isola, facendo il salto del Mediterraneo (come anni fa fecero anche alcuni nostri "imbarazzanti" governanti) per andare a bombardare Gheddafi. Una situazione che lascia da pensare e che spinge a tenere gli occhi aperti, persone comuni e politici: qualcuno rema contro la Sicilia? Forse, probabile ma "cui prodest"? Domanda imbarazzante, difficile ma alla quale sarebbe bene trovare una risposta. Intanto, adesso aspettiamo il Nobel.
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