Home articoli
Approfondimenti
Attualità
Cronaca
Moda
Politica
Spettacolo
Sport
Intervista all'inviato del TG1 da Londra Antonio Caprarica
"Il Governo ha abbandonato Lampedusa e la Sicilia"
Un'analisi spietata nei rapporti tra Nord e Sud
C'era una volta in Italia" è il titolo dell'ultimo libro di Antonio Caprarica. Parafrasando "C'era una volta in America", il corrispondente del TG1 da Londra ha voluto omaggiare Sergio Leone, cercando, attraverso i propri strumenti giornalistici di compiere lo stesso tentativo dell'immortale regista romano attraverso mezzi cinematografici: fornire un'epica dal basso della costruzione di una nazione. Il film, infatti, è un affresco della nascita dell'America così come noi oggi la conosciamo, avente come punto di osservazione la gente semplice, la gente comune; infatti, "C'era una volta in Italia", è un racconto del modo attraverso cui gli italiani normali, senza alcun titolo specifico o di potere, hanno vissuto il periodo Risorgimentale
È stato lo sbarco dei Mille o l'intervento dei Savoia al Nord l'evento unificatore dell'Italia?
"Entrambi: lo sbarco è stata la miccia che ha fatto saltare la Santa Barbara del Regno delle due Sicilie, Garibaldi era portatore di un carisma tale da mobilitare l'opposizione siciliana ai Borbone,opposizione popolare oltre che aristocratica; inoltre, l'arrivo di una milizia rivoluzionaria allarmava le corti europee e l'intervanto sabaudo ha espletato la doppia funzione: tranquillizzare le cancellerie europee per evitare interventi e sopire entusiasmi eccessivamente democratici del Generale Garibaldi. La mitologia risorgimentale ha cercato di sanare le contraddizioni presenti inventando l'abbraccio di Teano e la consegna del Regno. Invece, l'intervento sabaudo provocò serie tensioni nel corpo garibaldino e nel primo dibattito del Parlamento italiano sullo scioglimento dell'armata del Sud, e i fedeli di Garibaldi accusarono Cavour di aver puntato la guerra civile spedendo l'esercito nel Sud".
Garibaldi si ritirò forzatamente in esilio a causa degli eccidi nel Sud?
"Il motivo del suo ritiro risiede nel fatto che la sua ipotesi e strada politica non erano più percorribili: la spedizione di Garibaldi aveva come obiettivo Roma e l'unificazione immediata del paese, essendo stato in seguito fermato a Napoli; sul Volturno la vittoria sui Borbone avviene col concorso decisivo delle truppe sabaude. La sua stagione si concluse nel momento in cui lo stato centralistico piemontese si trasferisce nel resto dell'Italia, politicamente era un uomo sconfitto".
Lei crede che la Sicilia potrà risollevarsi culturalmente, politicamente e socialmente, soprattutto considerando il fatto che il Mezzogiorno è stato ultimamente emarginato dal Governo in occasione degli sbarchi a Lampedusa?
"Voi vantate tradizioni culturali ed intellettuali gloriose che si contrappongono ad un presente deprecabile, il problema risiede nelle classi dirigenti meridionali: l'etichetta neoborbonica accusa piemontesi e nordici di aver bloccato lo sviluppo, ma è una ricostruzione artificiosa e fasulla; non c'è dubbio però che le risorse del sud sono state piegate allo sviluppo industriale del Nord.
Riguardo gli ultimi accadimenti, preferisco non addentrarmi in vicende di politica italiana: a voler essere maliziosi si potrebbe immaginare che si sia voluto lasciar consumare l'invasione di Lampedusa allo scopo di poter puntare il dito contro i clandestini, ma intanto 300 disgraziati sono annegati. Il nostro era un paese di emigrazione fino a pochi decenni addietro e di miseria assoluta fino agli inizi del '900, basti pensare che dal neonato Regno d'Italia partirono 7 milioni sudditi nel giro di 50 anni. M'indigno ascoltando certe frasi di risposta nei confronti dei disgraziati del mondo. Credo che il Governo avrebbe potuto intervenire maggiormente e spero che quel poco che si sia fatto non dipenda da calcoli politici".
di Maria Luisa Sisinna. Pubblicato in Cronaca il 15/04/2011 Scarica il pdf
Da quattro mesi senza presidente. L'ultimo è stato Ottavio Vaccaro
Sidra in difficoltà
Lavoratori pronti a scioperare
Pubblicato in Cronaca il 11/10/2013 Scarica il pdfDue giorni per abbattere il ponte e più di 60 per riempire il sottopasso
Nodo Gioeni: storie di ordinaria inefficienza
di Monica Adorno. Pubblicato in Cronaca il 11/10/2013 Scarica il pdf
L’assessorato regionale alle Attività produttive non ha ancora espletato la fase di verifica bloccando tutto
Cesame, ripresa stoppata dalla burocrazia
Pubblicato in Cronaca il 11/10/2013 Scarica il pdfA Bronte grande successo della XXIV edizione
Si è conclusa la Sagra del Pistacchio
Pubblicato in Cronaca il 11/10/2013 Scarica il pdfAd ora un solo candidato ufficiale: Marcello Monaco capogruppo Pdl in Consiglio comunale
Acireale verso le amministrative di primavera
di (G.I.). Pubblicato in Cronaca il 11/10/2013 Scarica il pdf
La Corte dei Conti ha approvato il Piano di riequilibrio. Soddisfatto il sindaco Enzo Bianco
Catania, scongiurato il dissesto
In premio avrà 71 milioni in prestito
Pubblicato in Cronaca il 04/10/2013 Scarica il pdfIl Consiglio comunale ha deliberato l'adesione all'iniziativa della Commissione europea
Catania aderisce al "Patto dei sindaci"
Un progetto per sostenere e promuovere l'uso di energia sostenibile
Pubblicato in Cronaca il 04/10/2013 Scarica il pdfIl presidente uscente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania: “Questa è una città che non accetta sfide”
Carmelo Grasso sul Nodo Gioeni: «Tempi europei per finire i lavori»
di Monica Adorno. Pubblicato in Cronaca il 27/09/2013 Scarica il pdf
Luigi Bosco: «Entro novembre avremo la rotatoria nuda e cruda senza un filo d’erba»
Il Nodo Gioeni, un tormentone
di Map. Pubblicato in Cronaca il 27/09/2013 Scarica il pdf
Strada chiusa da mesi e la palestra della scuola è interdetta agli alunni
Una ciminiera minaccia la scuola in via Raffineria
Pubblicato in Cronaca il 27/09/2013 Scarica il pdfCerca tra gli articoli