L'obiettivo è quello di fare usare di meno la macchina in città

Amt, biglietto scontato per l'Università

Partito il progetto "Assaggia l'autobus"

In una città che sembra essere allergica all'uso del mezzo pubblico, al terzo posto in Italia per numero di autovetture, non rimane che attrarre i cittadini attraverso l'uso di strumenti che riescano a invogliare e permettere di forzare la natura del catanese medio, ostile agli autobus, alle camminate, anche brevi (la ricerca estenuante del posteggio proprio sotto casa, l'ufficio, il negozio o il locale la dice lunga), e affezionatissimo alla propria automobile.
Con questa consapevolezza il MOMACT - l'ufficio di Mobility Management dell'Università e l'AMT - Azienda Municipale Trasporti - hanno organizzato il concorso a premi "assaggia l'autobus", con l'obiettivo di promuovere la mobilità sostenibile tra personale e studenti dell'Ateneo, premiando chi è disposto ad utilizzare tutti i giorni il bus urbano al posto dell'autovettura privata.
Dall'11 aprile al 30 giugno prossimi, si potranno acquistare - esibendo un documento d'identità e l'attestazione dello status di dipendente o di studente del'Università di Catania - degli speciali carnet da 20 biglietti orari dell'autobus urbano, al costo di 12,50 euro: chi, entro il 6 luglio 2011, avrà consegnato carnet per un totale di almeno 50 biglietti obliterati, potrà partecipare all'estrazione finale di alcuni premi in palio, tra cui una bicicletta elettrica a pedalata assistita e un I-phone.
Una bella trovata, certamente, che però difficilmente riuscirà a radicarsi nella popolazione, ostile, si diceva, alla sola idea di muoversi in autobus, e che, soprattutto, non potrà certo risolvere i motivi pratici, tangibili, che porterebbero chiunque alla scelta più comoda, economica e veloce che, a Catania non è rappresentata dal mezzo pubblico, ma al contrario, dal mezzo privato.
Senza un Piano Urbano del Traffico, le cui linee guida tardano ancora ad arrivare in Consiglio Comunale; senza la rivoluzione della viabilità, già difficile in una città di impianto greco e dalle strade strette, che costringa, in qualche modo, a non utilizzare l'automobile per qualsiasi spostamento; senza certezza sull'orario di arrivo e di partenza dei mezzi, insomma, senza una valida alternativa all'automobile sembra davvero difficile che l'operazione pensata dal MOMACT e dall'AMT possa dare frutti duraturi. L'azienda si è impegnata a potenziare le linee "universitarie" ma solo verbalmente.
Che dire poi dell'esistenza dei parcheggi scambiatori, realizzati e mai utilizzati? A breve dovrebbero essere affidati all'Amt, secondo quanto affermato dal suo presidente, Roberto Sanfilippo, ma non è ancora chiaro quando verranno utilizzati allo scopo per il quale erano stati pensati, cioè consentire alla cittadinanza di lasciare l'auto fuori dal centro città e spostarsi comodamente con il mezzo pubblico.
E pensare che, in occasione dei tanto discussi Stati Generali della città, da cui ormai è passato quasi un anno, di viabilità, di potenziamento del trasporto pubblico, di necessità di fare di Catania una città a misura d'uomo, di pedone o di bicicletta, si era discusso a lungo.

di Melania Tanteri. Pubblicato in Cronaca il 15/04/2011 Scarica il pdf