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L'ex monastero dei Benedettini vive giorni di agitazione
Facoltà di lettere, tanti i disagi
Lezioni disturbate dai lavori in corso
L'ex Monastero dei Benedettini di Catania sta vivendo giorni di agitazione e caos. Uno stato confusionale evidente e che mette in secondo piano le normali attività formative della facoltà di lettere e filosofia.
Sono infatti diversi i motivi che portano a compiere questa considerazione. In primo luogo non poche sono state le polemiche che hanno accompagnato le elezioni che giorno 13 e 14 aprile si sono svolte nella facoltà. La nuova tornata elettorale per scegliere i rappresentanti degli studenti è stata indetta dal rettore dell'ateneo etneo Antonino Recca poiché, come in molti ricordano, da quest'anno la facoltà di lettere e filosofia ingloba anche l'indirizzo linguistico. Infatti la specializzazione linguistica ad hoc è passata al polo universitario ragusano.
L'idea di Recca è stata quella di convocare delle nuove elezioni per eleggere dei nuovi rappresentanti degli studenti che potessero rappresentare sia lettere che lingue. Gli ex rappresentanti dal canto loro hanno dichiarato come queste elezioni fossero illegittime poiché ancora il loro incarico derivante dalle precedenti elezioni non era scaduto.
Ma non vi sono solo le elezioni a tenere banco. Vi sono anche altri motivi ben più evidenti che causano un grande disagio nello svolgimento delle normali attività.
Parliamo delle normali attività di studio che sono messe in crisi dai lavori che si stanno svolgendo nella zona esterna del piano terra. Lungo tutto il perimetro le recinzioni mostrano chiaramente come i lavori occupano tutta la zona sotto gli ulivi impedendo agli studenti di accedere al giardino. Gli spazi in questo modo si sono ristretti notevolmente e, soprattutto per le piccole aule nella zona destra del giardino diventa quasi impossibile attendere l'inizio delle lezioni fuori dalle aule stesse.
Ci si chiede il perché di questi lavori iniziati nel pieno dell'attività didattica e che si concluderanno a luglio quando poche attività rimarranno da compiere.
A tutto questo si somma l'incertezza che Radio Zammù, la radio dell'ateneo che ha ottenuto grandi successi in tutta Italia, sta vivendo con le polemiche dimissioni del direttore editoriale Gianluca Reale. Una situazione che diverse volte ha anche vissuto l'altro mezzo d'informazione dell'ateneo: Step1. Una minaccia costante di mancanza dei fondi ha infatti sempre resa incerta la vita del magazine via web che ha anche ottenuto risultati di prestigio al festival internazionale del giornalismo di Perugia.
Per non parlare di tutti quei problemi insiti nella stessa facoltà come il caos per un parcheggio con il dominio incontrastato dei parcheggiatori abusivi che operano indisturbati a pochi metri dalla caserma dei carabinieri che si trova a piazza Dante. Da tempo non compare il minimo piano organizzativo per evitare il solito panico per chi si deve recare ad assistere ad una laurea o a svolgere un esame. Piazza Dante non è fornita dai mezzi e quindi gli studenti e i lavoratori della facoltà sono costretti a lasciare l'auto agli abusivi.
Insomma diversi sono i problemi della facoltà che, situata nel cuore storico di Catania, non ha ancora capito bene come fare a crescere. Anzi, di anno in anno sembra proprio che la condizione non faccia altro che peggiorare per la facoltà umanistica con i disagi ormai fedeli compagni degli studenti.
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